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In una sola partita il Toro riesce a subire tre gol, dopo che ne aveva concessi cinque nei precedenti otto incontri. Partita condizionata, è vero, da una decisione a dir poco dubbia sul punteggio di 0-0, quando Sansone riceve il secondo giallo per simulazione nonostante sembrasse evidente il contatto in area – ed il conseguente calcio di rigore in favore del Torino. Detto questo, i granata continuano a mostrare però difficoltà tra le mura amiche dove, dopo il successo sul Pescara, hanno raccolto appena un punto in 4 gare, segnando una sola rete (peraltro inutile ai fini del risultato). Nessuna squadra di questo campionato ha finora raccolto meno punti del Torino in casa, quattro. ATTACCO IN DIFFICOLTA’ – Le difficoltà del reparto avanzato nel concretizzare sono evidenti se si tiene conto che, escluso Bianchi, gli attaccanti del Toro hanno firmato solo un altro gol (Sgrigna contro il Pescara). Cinque su 10 sono stati infatti messi a segno da centrocampisti o difensori. Ancora a secco Riccardo Meggiorini (nove presenze, nessun gol), che non segna in Serie A addirittura da 20 partite (ultima gol nella massima serie il 20 settembre 2011, Novara-Inter 3-1). Sulla sponda opposta giocava invece una punta che contro il Toro si ispira sempre, Amauri: l’italo-brasiliano è andato a segno in quattro delle sei gare giocate contro i granata in Serie A (come dimenticare il gol decisivo nel derby dell’ottobre 2008). CALO FISICO – Preoccupa non poco un dato: degli otto gol subiti dal Torino, addirittura sei sono arrivati negli ultimi 20 minuti di gioco, il 75% - la percentuale più alta del campionato. Il sospetto è che questo sia il sintomo di una squadra non al 100% dal punto di vista atletico, e che al tempo stesso non disponde dei cambi necessari per affrontare un campionato di Serie A. TOP & FLOP – Veniamo come di consueto ai migliori e peggiori del Torino in questa partita secondo l’Opta Index. Nella prima categoria, in cui ancora una volta non figurano gli attaccanti, si segnalano: MIGJEN BASHA: segna il suo primo gol alla quarta presenza assoluta in Serie A; seppur inutile ai fini del risultato, quella rete segna la fine di un digiuno che all’Olimpico durava da 388 minuti. ALESSANDRO GAZZI: sempre più leader del centrocampo granata, con 59 passaggi riusciti su 66 effettuati in totale. Utilissimo anche in fase di interdizione con sei contrasti effettuati, più di ogni altro in questa partita. KAMIL GLIK: la valutazione non è altissima, complici i tre gol subiti, ma è pur sempre uno dei migliori del Toro. 59 passaggi riusciti (come Gazzi), nove respinte difensive (sette di testa) e due intercettazioni sono pur sempre numeri buoni per un difensore. Veniamo ora ai peggiori, che ieri sono stati: JEAN-FRANCOIS GILLET: pesano i tre gol incassati, a fronte di due sole parate effettuate. Ma non può essere sempre decisivo. GIANLUCA SANSONE: va premesso chel’indice prende in considerazione dati oggettivi, e l’espulsione pesa sulla sua valutazione; fosse stato un rigore procurato, probabilmente sarebbe stata ben diversa. Con tre tiri tentati (uno nello specchio) è in ogni caso quello che ci prova di più tra i granata. ALEN STEVANOVIC: abbastanza in ombra; nessun tiro, tre cross effettuati (uno riuscito), cinque dribbling tentati ma appena uno andato a buon fine. La rubrica “Diamo i numeri” tornerà dopo la gara di Roma contro la Lazio; proprio ai biancocelesti Riccardo Meggiorini ha segnato la sua prima rete nella massima serie (il 25 ottobre 2009 per il Bari): chissà che si possa sbloccare proprio in questa partita. Giacomo Zanetello – twitter.com/Zanna_81
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