Roberto Donadoni è arrivato da tre partite sulla panchina del Bologna, rivitalizzando una squadra che sembrava inerme e senz’anima. Sette punti in tre partite è il ruolino di marcia dell’allenatore lombardo, tornato al calcio vero e proprio dopo l’annata paradossale trascorsa a Parma, frutto delle vittorie contro Atalanta e Verona e del pari interno contro la Roma. E in tutte e tre le partite Donadoni ha optato per il 4-3-3, con due attaccanti larghi ad accompagnare l’azione di Mattia Destro come centravanti.
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Bologna: senza Destro, Mancosu favorito. Solo un gol in 21 presenze in rossoblù
DALLA STORIA CON IL TRAPANI... - Proprio Destro è stato il simbolo della metamorfosi del Bologna. Da arruffone e autore di grossoloni errori sottoporta durante la gestione Rossi, a due reti in tre partite con Donadoni, l’attaccante classe 1991 con la sua esultanza polemica dopo il rigore segnato contro la Roma si è guadagnato il cartellino giallo che lo costringe a restare fuori dalla trasferta di Torino. E il sostituto naturale nella rosa costruita da Corvino - essendo Robert Acquafresca tornato da poco da un infortunio muscolare - è Matteo Mancosu. Classe 1984, l’attaccante sardo è arrivato al grande calcio a 28 anni, con il Trapani, dopo molta gavetta tra Lega Pro e Serie D. Tra i granata di Sicilia ha fatto la storia: trascinatore nell’annata della promozione in Serie B nel 2012-2013, si è poi laureato addirittura capocannoniere della serie cadetta nel 2013-2014, con 26 reti. Altre 10 reti le ha segnate nella prima parte della scorsa stagione, prima di trasferirsi al Bologna nel mercato di gennaio.
... ALLE DIFFICOLTA' CON IL BOLOGNA - Dal granata al rossoblù, tutta un’altra storia. Mancosu ha festeggiato la promozione senza però riuscire a segnare neanche una rete, il che ovviamente ha destato non poca sorpresa sotto le Due Torri. Confermato per la Serie A, come rincalzo di Mattia Destro, il sardo ha siglato la sua prima rete di sempre nel massimo campionato, all’Olimpico contro la Lazio (peraltro inutile ai fini del risultato). Lo score al Bologna di Mancosu, allora, si può definire non invidiabile: 21 presenze e una sola rete. Donadoni in questi giorni lo sta provando al centro del tridente offensivo, è lui il naturale indiziato a partire titolare contro il Torino.
Per quanto riguarda gli esterni offensivi, Donadoni ama scegliere giocatori brevilinei e veloci. A destra pare certa la conferma dell’ex Juventus Giaccherini, che si ritroverebbe di fronte Kamil Glik per la prima volta dopo la famosa entrata che valse il cartellino rosso al capitano polacco nel dicembre del 2012. A sinistra si giocheranno il posto il francese Mounier, una delle poche note liete dell’avvio di campionato, Rizzo e Brienza. Gli attaccanti larghi costringeranno gli esterni granata a prestare particolare attenzione alla fase difensiva; allo stesso tempo però i laterali di Ventura dovranno essere bravi a non restare troppo bassi, essendo il loro apporto alla manovra uno dei principi basilari del gioco granata.
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