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gazzanet
"Cade il Torino e lo fa in maniera fragorosa, proprio quando gli era richiesto di accelerare per non perdere un treno europeo che corre veloce come non mai. Schiacciati dall'ansia del risultato e dall'assenza del leader Belotti, i granata cedono ad un Bologna solido e trovano la sesta sconfitta lontano da casa. Un dato eloquente di come questo sia un Toro a metà.
"Alla ripresa delle ostilità (dopo un primo tempo in cui il Torino è stato sorpreso proprio quando sembrava controllare meglio il match), arriva subito una mossa da Mihajlovic: fuori Zappacosta, dentro De Silvestri. Evidentemente l'ex Atalanta ha accusato un problema, dopo un primo tempo di buona gamba.
"Il Torino comincia provando subito ad alzare i ritmi. Boyé lavora di sponda fuori area i granata sembrano non intendersi quando devono far correre palle e gamba: si nota l'assenza di un punto di riferimento quale Belotti. Moretti e compagni provano a sfiancare gli avversari con il possesso, accelerando al momento opportuno: lo fa Ljajic al 10', che prima si guadagna una bella punizione e poi la calcia sulla barriera. Il Bologna però si abbassa troppo, e se i granata non sfondano e soprattutto a causa della giornata non troppo ispirata nelle connessioni tra centrocampo e attacco - e a livello di ispirazione dei singoli.
"È però solo un momento, i felsinei si riprendono e Mihajlovic si gioca il cambio offensivo: out Valdifiori, dentro il neo arrivato Iturbe, che si posiziona a destra. Al 25' Ljajic ci prova su punizione da posizione molto defilata, ma la palla sorpassa il secondo palo. Donadoni fa rivedere il campo ad un altro ex, Verdi, che rientra dopo l'operazione alla caviglia al posto di Di Francesco. Il Toro continua a far paura ma continua, altrettanto, a non incidere, come già accaduto nella seconda parte della prima frazione: Boyé perde qualche contrasto di troppo, Falque a sinistra quasi scompare. Il risultato è una difesa avversaria stressata ma un portiere che, tutto sommato, si deve impegnare davvero poco.
"Nell'ultimo quarto d'ora, Donadoni inserisce Donsah per Nagy, mentre Mihajlovic prova a sfruttare la velocità di Martinez, al posto di Benassi: Ljajic si abbassa a centrocampo con Baselli. Non bastano però cinque uomini offensivi per trovare quello che manca, ossia concretezza dai 30 metri in avanti. La concretezza la trova invece ancora una volta il Bologna, quando in contropiede Donsah trova lo spazio per Dzemaili, che incrocia di sinistro e stende il Toro. I granata rischiano ancora al 44' sul sinistro di Verdi, certificando il crollo nel finale: Hart chiude come aveva iniziato, chiudendo lo specchio. Ma non è bastato. Scende così il sipario su una partita che ha certificato la Belotti-dipendenza del Torino di Mihajlovic. E il suddetto sipario rischia anche di calare - in maniera definitiva - sulle ambizioni europee granata. La prima vittoria del 2017 deve ancora attendere.
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