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REGGIO NELL'EMILIA, ITALY - SEPTEMBER 17: Josip Brekalo of Torino FC in action during the Serie A match between US Sassuolo and Torino FC at Mapei Stadium - Citta' del Tricolore on September 17, 2021 in Reggio nell'Emilia, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)
All'Epifania, il Torino è chiamato ad aprire il 2022 con una prova di spessore, sul campo di una delle squadre più forti di questo campionato: l'Atalanta. Al Gewiss Stadium servirà il contributo di tutti per spuntarla, in particolare degli elementi più qualitativi della rosa. Tra questi ci si aspetta molto da Josip Brekalo, che deve ritornare ad essere quel giocatore decisivo visto nella prima parte di stagione. Per il Toro e per se stesso, dato che nel 2022 ha un doppio obiettivo da raggiungere.
RISCATTO - Il finale di 2021 di Brekalo è stato piuttosto deludente. Dopo la serie di titolarità di inizio stagione e lo splendido gol con cui ha sbloccato la partita con l'Udinese, il rendimento del croato è andato via via calando, finendo, nelle gerarchie della trequarti, alle spalle di Praet e Pjaca. Questo costante peggioramento dev'essere un campanello d'allarme per l'ex Wolfsburg, il quale deve invertire il trend negativo se vuole riprendersi il posto da titolare. Juric lo stima particolarmente e anche per questo si aspetta molto da lui, così come tutta la società, che a fine stagione dovrà poi decidere se esercitare o meno il diritto di riscatto fissato a 11 milioni.
MONDIALE - A Bergamo, il 6 gennaio, Juric medita di schierare Brekalo dal primo minuto e per il numero 14 granata può essere un'occasione per incominciare nel migliore dei modi un anno particolarmente importante per lui. A giugno, come detto, verrà presa una decisione circa il suo futuro in granata, mentre a novembre si gioca il Mondiale in Qatar, e il classe '98 vuole assolutamente esserci. Il 2022 può essere quindi un anno di svolta per Brekalo, che però deve ritrovarsi, a partire dalla sfida con l'Atalanta. Il riscatto ed il Mondiale lo aspettano, ma spetta a lui conquistarseli, attraverso la sua qualità (e mentalità offensiva) che solo a sprazzi si è vista sinora in granata.
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