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TURIN, ITALY - NOVEMBER 22: Josip Brekalo of Torino FC in action during the Serie A match between Torino FC and Udinese Calcio at Stadio Olimpico di Torino on November 22, 2021 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)
Rendimento calante in questo inizio di stagione per Josip Brekalo, il quale, arrivato l'ultimo giorno di mercato al Torino, si è subito inserito bene nelle rotazioni della trequarti granata, ottenendo la titolarità per 7 partite consecutive. Poi però c'è stato l'infortunio al polpaccio, che non gli ha permesso di prendere parte agli impegni con Sampdoria e Spezia. Il suo rientro, il 22 novembre nel match casalingo con l'Udinese, è coinciso con una nuova conferma tra gli 11 iniziali e con il terzo gol personale dopo quello a Venezia e Genoa, ma forse è stata anche l'ultima prestazione convincente del 14 granata.
IN CALANDO - Da quel gol strepitoso, il rendimento di Brekalo è andato via via sempre più peggiorando e, complice anche l'affermazione da trequartista sinistro di Pjaca, l'ex Wolfsburg, nelle successive 7 partite, è stato schierato da titolare solo 2 volte, a Roma contro i giallorossi e a Milano contro l'Inter, senza però mai brillare. Da sicura prima scelta di Juric quindi, adesso Brekalo sta vivendo una fase in cui deve riconquistarsi il posto: a gennaio deve ritornare ai livelli di inizio stagione, prendersi per mano il Torino e ricominciare a creare, lui che, è solito ricevere palla in zona molto avanzata, come testimoniato dalle statistiche.
DATI - Stando ai dati raccolti da Math&Sport infatti, Josip Brekalo è il trequartista della serie A che gioca più vicino alla porta avversaria. Il croato, in fase di possesso palla, è solito muovere la sfera in posizione molto avanzata rispetto alla media del campionato, per la precisione a 40mt dalla rete rivale, addirittura 12 metri oltre la linea di centrocampo. Per un Toro che fatica a segnare, questa tendenza alla proiezione offensiva del classe '98 non può che giovare, ma serve ritrovare il Brekalo decisivo di inizio stagione. Se il croato riuscirà ad unire alla sua mentalità offensiva la continuità e la concretezza, allora potrà ritornare ad essere un fattore determinante per il Torino, così come lo è stato a sprazzi in questi primi 4 mesi in granata.
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