Bremer si racconta: “A Mazzarri e Sirigu devo tanto. Sogno il Mondiale in Qatar”

Il tuo piatto preferito?

"La grigliata brasiliana". 

Dove vorresti andare a vivere?

"In Brasile, ma non sai mai cosa accade da qui a dieci anni. Devo rimanere in Europa e restare con mia figlia". 

Volevi diventare padre e lo sei diventato.

"Sì, volevo un maschietto ma da quando c'è Agatha penso che la mia speranza era sbagliata. Sono felicissimo di stare ogni giorno con lei". 

Ti piacerebbe una famiglia numerosa?

"Quattro bastano". 

Vorresti una scuola calcio?

"Sì, è molto importante perché si può lavorare sulla testa dei ragazzi". 

La cosa più importante?

"La testa, la mentalità. Se ci sei con la testa, puoi diventare un campione. Serve disciplina". 

La fede come ti aiuta?

"Tutto quello che accade sta nel disegno di Dio. Sono molto credente. Faccio tutto quello che posso e quello che non posso fare lo fa il buon Dio. Su questi aspetti mi confronto anche con Cristian Ansaldi. Ogni tanto facciamo una preghiera prima delle partite". 

I valori più grandi della vita?

"L'onestà e l'ambizione di arrivare ad alto livello. Essere giusti. Con l'approccio corretto ci arrivi".