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Brescia-Torino, il precedente

Stefano Rosso

La partita di domenica a pranzo avrà un sapore particolare per tutti i tifosi granata. L'amaro in bocca rimasto per quella serata del 13 giugno di due anni fa in cui il Brescia si conquistò la serie A al termine di una doppia...

La partita di domenica a pranzo avrà un sapore particolare per tutti i tifosi granata. L'amaro in bocca rimasto per quella serata del 13 giugno di due anni fa in cui il Brescia si conquistò la serie A al termine di una doppia sfida playoff ricca di polemiche e dubbie coincidenze è ancora tangibile nell'animo di molti e, a rincarare la dose, la gara che il Torino affronterà nel fine settimana sarà la prima occasione, da allora, in cui i Granata ritorneranno a giocare al Rigamonti.

In due stagioni in realtà sono cambiate tante cose, il Brescia si è ritrovato immediatamente in serie B dopo una stagione con l'acqua alla gola nella massima serie ed il presidente Corioni ha ridimensionato notevolmente l'ambiente rivoluzionando squadra e staff tecnico, affidando la rosa dapprima ad un allenatore esordiente come Beppe Scienza - sfortunato nella sua prima stagione tra i prof - e sostituendolo poi con un tecnico giovane ma navigato del calibro di Alessandro Calori.

Anche sulla sponda granata i mutamenti sono palpabili: dall'addio di Colantuono ad oggi all'ombra della Mole sono arrivati tre tecnici diversi, dei quali uno solo - Ventura - sembra avere i numeri giusti per intrattenersi a lungo e portare i frutti sperati e tanto attesi. Anche il parco giocatori, però, è notevolmente cambiato: di quella squadra che si arrese soltanto all'ultimo minuto di recupero (memorabile la rete di Arma a riaprire la partita negli ultimi 10' di gioco) non si sono intrattenuti molti giocatori in maglia granata. Oltre ai portieri Morello e Gomis sono rimasti a Torino anche il terzino Danilo D'Ambrosio, autore quell'anno di una stagione strepitosa, e soprattutto le due colonne portanti della squadra Angelo Ogbonna e Rolando Bianchi.

Proprio Ogbonna (nella foto M.Dreosti proprio di quella partita) ieri pomeriggio durante la presentazione di una partnership commerciale tra il Torino ed un negozio cittadino ai microfoni di TN ha confessato di avere ancora un conto in sospeso col Brescia: ''Ho perso un campionato al Rigamonti ed uno spirito di rivalsa l'ho ancora conservato: è qualcosa di emotivo, però mi è ancora rimasto''.

Tanti piccoli segnali - dopo le dichiarazioni di Meggiorini in merito all'imbattibilità della difesa bresciana dell'altra sera (qui per le sue parole) - che lasciano intendere quanto l'ambiente sia carico per l'appuntamento.