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Il terzino brasiliano: "Un po' d'ansia c'era, ma alla fine erano solo ipotesi vane scritte da alcuni giornali. Lista Uefa? Farò di tutto per rientrarci"
"Bruno Peres, terzino brasiliano con il sorriso stampato sul viso. Brillante, quanto timido. Forse il più timido dello spogliatoio. Arrivato ad inizio estate ed ufficializzato soltanto all'ultimo giorno di mercato, nonostante la timidezza, ha subito messo in chiaro la situazione: "Sono contento di essere qui, fin da subito sapevo che il Toro mi avrebbe tesserato e infatti da quando sono arrivato mi sono subito impegnato a fondo, per convincere il tecnico. Io tagliato? No questo mai, certo un pizzico d'ansia c'era ad un certo punto, ma ripeto ho avuto le dovute garanzie e sapevo che sarei stato tesserato. Quelle erano ipotesi infondate lanciate dai alcuni giornali (specifichiamo che ToroNews, fieramente, non è tra questi, ndr), ora sono qui e sono pronto a dare il massimo".
"Il terzino si descrive tecnicamente: "Ho sempre giocato su entrambe le fasce, per me non fa molta differenza. Anche in amichevole contro il Cuneo ho giocato così e ho avuto sensazioni positive. Spero davvero di riuscire a mettermi in luce e a impressionare Ventura".
"Proprio con il tecnico, il feeling é già sbocciato: "Ventura é uno degli allenatori più preparati con il quale abbia mai lavorato, mi piace davvero il suo metodo so che con lui potrò lavorare bene e migliorare tanto. Mi dà i consigli giusti e mi aiuta a tenere la mente sgombra, così da potermi concentrare al massimo".
"L'esclusione dalla lista Uefa, però, ha il suo peso: "Certo un po' mi dispiace, ci tenevo tanto ad essere in lista, ma non è andata così. Questo significa che migliorerò e mi allenerò il doppio per poter essere reinserito. E se poi l'occasione giusta non si creerà, allora vorrà dire che non era destino e che mi concentrerò con tutto me stesso sul campionato".
"Poi il motivo per cui ha proprio scelto il Toro: "Quando il mio agente mi ha parlato del Torino ho subito capito che era una grande opportunità, per coronare il mio sogno. Quando ero al Santos avevo l'obiettivo di giocare in Europa ed ora con il Toro potrò realizzarlo. Ne avrò certamente l'occasione".
"In squadra quest'anno ci sono parecchi brasiliani, per Peres, un motivo in più per sorridere: "Si dice che noi brasiliani siamo sempre felici e giochiamo sempre in attacco. Sulla felicità nessun problema, ma sul giocare tutti in avanti, il mister ha qualche riserva (ride, ndr). Per il resto sono molto contento che in gruppo ci siano altri connazionali, porteremo un po' di sole a Torino. Cairo ha parlato bene di me? Sono contento, vuol dire che c'è fiducia e stima reciproca. Ripagherò tutto e tutti sul campo".
"Infine il motivo della scelta del numero 33: "Si dice siano gli anni di Cristo. Devo tutto a Gesú, sono un giocatore devoto a Cristo. Ho scelto questo numero in suo onore".
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