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di Alessandro Brunetti
A meno di clamorose retromarce, sabato contro il Cittadella dovrebbe consumarsi l’esordio di Budel dal primo minuto. Il centrocampista dalla caratteristiche da regista è finalmente...
di Alessandro Brunetti
A meno di clamorose retromarce, sabato contro il Cittadella dovrebbe consumarsi l’esordio di Budel dal primo minuto. Il centrocampista dalla caratteristiche da regista è finalmente arrivato e Lerda è intenzionato a schierarlo da titolare, anche perché la squalifica di De Vezze e gli acciacchi di De Feudis (oggi non ha preso parte alla partita contro gli Allievi e si è allenato a parte) non lasciano molte alternative.
Il mediano milanese non vede l’ora di scendere in campo, vuole riscattare subito l’errore che è costato il terzo gol a Varese (errore peraltro che non ha influito sull’andamento della gara). Oggi, Lerda l’ha schierato al fianco di Zanetti, che tornerebbe titolare se non dovesse farcela De Feudis. L’inedita coppia di centrocampo andrebbe a costituire il reparto più “fisico” di questo campionato, dall’alto dei 187 centimetri dell’ex Ascoli e i 183 dell’ex Brescia. Una media di 185 cm contro i 173 della coppia dei “De”, De Feudis e De Vezze, un surplus che potrebbe far comodo viste le difficoltà difensive sui calci piazzati.
Tra i due quello che sembra avere più garanzie di giocare è De Vezze, che tra i due “DE” è quello che più spesso prende l’iniziativa in fase d’impostazione, provando sovente il lancio lungo o il cambio di campo (esponendosi, però, più spesso all’errore rispetto al compagno). In più, gioca a suo favore la capacità di vedere la porta, e vista l’abulia dei colleghi di reparto non è poco. Gasbarroni, Belingheri, De Feudis, Zanetti, Lazarevic, Stefanovic sono ancora fermi a zero, Obodo, uno dei pochi a entrare nel tabellino dei marcatori, è da mesi a corpo estraneo al progetto granata e in procinto di lasciare il Toro.
(foto di A. Dreosti)
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