Nella partita vinta dal Torino sul campo dello Spezia, la retroguardia granata si è schierata con il terzetto formato da Schuurs, Buongiorno e Rodriguez. La scelta presa dal tecnico Ivan Juric è stata motivata dalla presenza di Nzola nell'attacco avversario, un segnale di quelle che sono le caratteristiche dei centrali granata e quali sono i punti di forza e di debolezza di ciascun elemento.
il tema
Buongiorno centrale, Schuurs passa a destra: quante soluzioni in difesa per Juric
Buongiorno perno centrale per limitare le doti fisiche di Nzola
—Il risultato di tali scelte è stato quello auspicato dall'allenatore croato perché la squadra è riuscita ad uscire dal Picco senza subire gol. La mossa principale è stata chiaramente quella di schierare Buongiorno come centrale e non come braccetto per cercare di contenere un centravanti fisico come Nzola. A spiegarlo è stato lo stesso tecnico del Toro nel postpartita: "Schuurs? L’ho messo a fare il braccetto perché volevo Buongiorno su Nzola". La prova offerta da Buongiorno contro il numero 18 dello Spezia è stata buona anche se si stava per macchiare di un errore commesso in occasione del fallo da rigore fischiato dall'arbitro al 34'. Il penalty è stato poi tolto dal VAR per una precedente irregolarità scagionando così il 4 granata e cancellando l'unico errore della sua gara. Il centrale azzurro ha quindi dimostrato ancora una volta di poter giocare in entrambi i ruoli della difesa a 3 di Juric, sia perno centrale che braccetto di sinistra.
"Schuurs deve imparare ad usare di più il fisico", Juric punta sulla crescita dell'olandese
—La scelta di Juric potrebbe essere stata dettata dal fatto che valuti Buongiorno più adatto dell'olandese a marcare attaccanti forti fisicamente ma anche per consentire all'ex Ajax di avere spazio per partire verso l'attacco. Sempre durante la conferenza postpartita il tecnico granata ha affermato: "Secondo me poteva fare meglio, stava perdendo troppi contrasti. Deve imparare ad usare di più il fisico. [...] Quando parte con la palla al piede Perr è un fuoriclasse, volevamo sfruttarlo anche in attacco”. Schuurs deve quindi ancora crescere sul piano fisico secondo il suo allenatore e da qui la scelta di non accoppiarlo con Nzola. Il numero 3 granata aveva anche affermato nel pregara di stare imparando molto in questo suo primo anno di Serie A soprattutto con un modulo con tre difensori.
Esperimenti difensivi per l'anno prossimo in attesa di capire chi resterà
—La presenza di Buongiorno centrale e di Schuurs braccetto destro è un qualcosa di non abituale per il Toro ma nemmeno una novità assoluta. Si tratta di uno schieramento già visto ad inizio maggio contro la Sampdoria e anche il primo febbraio a Firenze quando il Torino venne eliminato dalla Coppa Italia. Questa è quindi una possibilità della quale Juric tiene conto sebbene nella seconda parte di stagione la tendenza sia sempre stata quella di mettere l'olandese al centro e l'italiano a sinistra. L'allenatore granata è anche alla ricerca di certezze grazie a questi esperimenti differenti sulla linea difensiva in attesa di capire quali giocatori faranno parte della rosa dell'anno prossimo. Oltre ai due già citati, salvo sorprese c'è sempre la garanzia Rodriguez. Djidji invece è attualmente in scadenza di contratto, anche se sono in crescita le possibilità di un suo rinnovo. Juric potrà poi ritrovare inoltre Zima che è praticamente rimasto fuori per tutta la seconda metà di stagione. Infine c'è Gravillon la cui permanenza è in dubbio perché andrebbe intavolato un discorso con il Reims per il riscatto del cartellino, vanno però prima comprese le intenzioni della società in questo senso.
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