Alessandro Buongiorno è stato convocato per l'Europeo in Germania da Luciano Spalletti dopo l'ottima stagione con il Torino. Al momento, si moltiplicano i rumors sul suo futuro, ma il ragazzo è concentrato sull'avventura con la Nazionale. Uefa.com l'ha intervistato e il difensore piemontese ha parlato a ruota libera su più temi. Di seguito alcune delle sue dichiarazioni.
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Buongiorno: “Esordio in Nazionale? Momento bellissimo. Con la Spagna sarà dura”
Buongiorno e la Nazionale
—Buongiorno ha ricordato, ad un anno di distanza, l'esordio con gli azzurri: "Quel giorno del debutto fu un giorno particolare. Non ero inizialmente nei convocati per la fase finale di Nations league. Sono arrivato il giorno prima della partita contro la Spagna e non mi aspettavo di giocare contro l’Olanda. E’ stato un momento bellissimo. Il giorno prima era un po’ incredulo ma poi l’ho affrontata con assoluta tranquillità ed è andata bene". Così sull'esordio con l'Albania: "Siamo riusciti a ottenere il pareggio subito e a passare in vantaggio abbastanza velocemente. Quella reazione è la testimonianza che ci siamo". E la prossima con la Spagna sarà durissima: "Sarà una partita dura in cui dovremo essere bravi a tenere il possesso sulle loro pressioni e poi quando avranno palla loro, cercare di arginare gli esterni, evitando gli uno contro uno a campo aperto. Ma cercando sempre di fare il nostro gioco".
Buongiorno: la laurea e lo studio
—Alessandro Buongiorno è un calciatore sui generis: si è laureato in economia e adesso sta studiando per il conseguimento del titolo magistrale. Così ha voluto commentare il suo rapporto con lo studio: "E’ molto importante. Lo studio, la cultura ti aprono la mente. Ti permettono di pensare meglio anche in campo. Di ragionare meglio sulle varie situazioni di gioco, di capire meglio cosa ti chiede l’allenatore. Ovviamente non è facile perché mettersi sui libri la sera quando torni dagli allenamenti non è semplicissimo. Però bisogna farlo ed è una cosa importantissima". Ebbene, il mercato dopo l'Europeo inonderà le menti dei giovani azzurri, ma nel frattempo l'Italia si può godere una difesa giovane e promettente con il canterano granata, Bastoni e Calafiori.
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