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Alessandro Buongiorno of Torino Fc during the Italian Serie A, football match between Torino Fc and SSC Napoli on 30 December 2023 at Grande Torino Stadium, Turin, Italy. Photo Nderim Kaceli
Alessandro Buongiorno si è raccontato ai microfoni di "Cronachedi spogliatoio". Il difensore del Torino ha toccato diversi argomenti, tra cui la possibile convocazione al prossimo Europeo con l'Italia di Spalletti: "A giugno c'è il matrimonio di uno dei fisioterapisti che ho conosciuto a Trapani. Sono in dubbio... spero di non andarci perché significa che avrei una competizione importante da giocare".
Spazio poi allo studio: "Mi sono laureato alla triennale con 110 e lode in Economia Aziendale. Adesso sto facendo la magistrale. La tesi l'ho fatta sul caso del Torino, sul marketing emozionale, parlando anche con chi lavora in società".
Poi curiosità sul tifo dei suoi amici: "Alle elementari molti miei compagni erano del Torino, a molti non interessava il calcio. Il mio migliore amico alle elementari era juventino... quanto mi stuzzicava".
Al di fuori del calcio, il vice capitano del Toro ha altre passioni: "Mi piace il teatro. Un mio amico ha scritto uno spettacolo e sono andato a vederlo, parlava del Covid e le relazioni a distanza. Basket? Seguo Tortona. Quando vado insieme a un mio amico vincono sempre. Infatti mi hanno detto: 'Prossimo anno ti regaliamo l'abbonamento'. Sono andato anche alla finals di Coppa Italia a Torino, a vedere le semifinali. I puzzle - continua Buongiorno - mi rilassano un sacco. Ho iniziato un puzzle con un'immagine di Londra, sono 2500 pezzi. Abbiamo regalato a un mio amico un puzzle con Pikachu, tutto con sfondo bianco: un caos! Mi piacciono anche le escape room, tutti i giochi in cui devo pensare, anche quelli da tavolo, mi prendono".
Altra passione di Buongiorno sono gli scacchi: "Me l'ha passata mio padre. Gioco anche con alcuni compagni e guardo un sacco di video per migliorare. Ho imparato anche una metodo per vincere in tre mosse. Da qui impari anche a difendere, c'è un metodo in tutto. Nel calcio non preferisco la difesa a 3 o a 4, è semplicemente diverso: mi piacciono entrambe. A 4 hai più da pensare con i compagni, a 3 c'è più responsabilità, specialmente nell'uno contro uno come facciamo noi, pensi all'uomo maggiormente".
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