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Il giorno dopo la gara, a mente fredda, si può analizzare l’incontro in maniera più distaccata. Riflettendo con calma sui 90 minuti terminati ormai da qualche ora, vengono a galla degli spunti interessanti. A...
Il giorno dopo la gara, a mente fredda, si può analizzare l’incontro in maniera più distaccata. Riflettendo con calma sui 90 minuti terminati ormai da qualche ora, vengono a galla degli spunti interessanti. A distanza di tempo si riesce ad esaminare meglio l’andamento globale dell’incontro e a dare un giudizio più equilibrato. Si nota subito che cosa va e che cosa, invece, continua a latitare.
Di positivo c’è la vittoria, che in fondo è l’aspetto più importante. Sono arrivati tre punti utili per il morale e per la classifica. Questo successo permette alla squadra di centrare il terzo risultato utile consecutivo e, soprattutto, di mettere in cascina il settimo punti in tre partite. Mica male. Bisogna sottolineare poi la prova della difesa: a Grosseto non è stata impeccabile e neppure ieri sera ha sfoggiato la migliore prestazione della stagione, eppure gli uomini di Lerda hanno chiuso inviolati le ultime due gare. Se andiamo a vedere i minuti, poi, sono quasi tre match interi che la porta granata non subisce gol: contro l’Ascoli, infatti, il Toro ha subito gol dopo appena 2 minuti. C’è poi un altro aspetto positivo che non deve assolutamente essere trascurato e che forse vale quanto la vittoria. Il match di ieri sera ha sancito il vero ritorno in granata di Luigi Scaglia. L’esterno ex Brescia non aveva mai disputato così tanti minuti da quando era approdato nuovamente sotto la Mole l’ultimo giorno di mercato. Lerda ha sottolineato il suo apporto e ha fatto notare come fosse importante trovare un giocatore in più in quel ruolo per fare turnover quando necessario.
Ma non è tutto oro quello che luccica. Già, perché se dalla gara di ieri sera sono emersi alcuni aspetti importanti e positivi, ne sono venuti alla luce anche altri meno confortanti. Il più eclatante di tutti è l’incapacità di questa squadra di riuscire a raddoppiare e chiudere la partita. Nonostante il Torino abbia globalmente controllato la gara, senza subire eccessivi pericoli, non è mai riuscito ad insidiare davvero la porta di Tomasig dopo il gol di Bianchi. Ma non è la prima volta che succede: anche quando capitano numerose occasioni per allungare, i granata faticano a buttarla dentro. Lerda aveva dichiarato di voler lavorare sotto questo punto di vista, ma per ora i risultati non si sono visti. La speranza è che la squadra impari presto ad essere più cattiva sottoporta, perché non si incontreranno sempre squadre dal valore offensivo simile a quello di AlbinoLeffe o Grosseto e perdere due punti giù guadagnati potrebbe essere rischioso in ottica play-off.
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