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Per l’emozione si è persino impappinato all’inizio, facendo presagire una giornata da brutto anatroccolo, quale da fine luglio scorsa lo considerano i tifosi granata. A fine gara Pablo Caceres non è certo diventato...
Per l’emozione si è persino impappinato all’inizio, facendo presagire una giornata da brutto anatroccolo, quale da fine luglio scorsa lo considerano i tifosi granata. A fine gara Pablo Caceres non è certo diventato cigno, ma almeno ha dimostrato di essere un giocatore fatto e finito. Non un fenomeno, questo non se l’aspettava nessuno, però un rincalzo utile nonostante dalla Spagna stiano provando a riportarlo indietro, vedi ad esempio il Getafe che ha come alternativa Canella dello Sporting Gijon, o ancora Saragozza e Osasuna.Al momento però l’uruguagio è ancora a Torino e probabilmente qui rimarrà almeno fino al termine della stagione. Intanto ha dimostrato, in una rosa che di fenomeni anche in fascia ne ha davvero pochi, di potersela giocare nonostante sappia benissimo lui per primo che a sinistra è ballottaggio D’Ambrosio-Masiello in condizioni normali.Intanto però è la conferma di un gruppo di pochi fini dicitori ma di molti portatori d’acqua, che tutto sommato serve anche questo per la salvezza. Certo, ci ha messo quasi sei mesi per mettersi al pari dei compagni con una forma fisica che stentava ad arrivare anche se sul piano tattico l’applicazione è stata da subito importante. A fine gara nessun proclama, solo la voglia di mettersi in gioco e la richiesta di averne almeno la possibilità. Alla luce della concorrenza non certo esaltante, da qui a fine stagione occasioni ne avrà altre.Redazione TN(foto M.Dreosti)
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