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MILAN, ITALY - SEPTEMBER 29: Nicolo Barella (2nd L) and Daniele Dessena (2nd R) of Cagliari Calcio show their dejection during the Serie A match between FC Internazionale and Cagliari at Stadio Giuseppe Meazza on September 29, 2018 in Milan, Italy. (Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)
Quattro interpreti principali, una sola disposizione in campo (il rombo) e un allenatore che è riuscito a plasmare una squadra a sua immagine e somiglianza in appena 12 partite stagionali. Forse non sarà ancora il vero "Cagliari di Maran", ma la formazione sarda ha già dimostrato di aver acquisito un'identità ben precisa in questo avvio di stagione. Tanto nel modulo quanto negli interpreti: un mix equilibrato di muscoli e qualità che ha nel talento di Nicolò Barella l'uomo chiave della sua manovra.
GLI UOMINI - Dopo qualche piccolo esperimento nelle primissime uscite stagionali, Maran ha trovato il giusto equilibrio grazie a quattro giocatori in particolare. Barella, Bradaric, Ionita e Castro: sono loro i giocatori che compongono la mediana a rombo del Cagliari. Un insieme di singoli ben amalgamato, che ha in Bradaric (mediano davanti alla difesa) e Ionita i due giocatori più fisici; mentre in Castro e Barella gli uomini che conferiscono qualità ed imprevedibilità alla manovra. Proprio quest'ultimo sarà il giocatore da tenere d'occhio: talento cristallino, già titolare in Nazionale nonostante la giovanissima età (classe 1997) e con gli occhi di mezza Europa puntati su di lui.
IL MODULO - Il sistema di gioco vede nel centrocampo il reparto più importante. Il marchio di fabbrica di Maran è sempre lo stesso: mediana a rombo, con un regista muscolare e due mezze ali con il compito di impostare e provare ad inserirsi senza palla. Il ruolo chiave del gioco dell'ex tecnico del Chievo passerà però dalla trequarti e, più in particolare, dai piedi di Lucas Castro. Il fantasista argentino è una vera e propria costante per l'allenatore rossoblu, che lo ha portato con sé dal Catania al Chievo fino al Cagliari.
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