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Cagliari-Torino 0-0 Granata vivi

Redazione Toro News

Primo tempo. Allegri aveva visto giusto: partita cattiva. In effetti, la grinta in campo è molta, tanto da parte granata quanto rossoblù. Nei primi dieci minuti, la gara è bloccata a...

"Primo tempo. Allegri aveva visto giusto: partita cattiva. In effetti, la grinta in campo è molta, tanto da parte granata quanto rossoblù. Nei primi dieci minuti, la gara è bloccata a centrocampo, e nessuno prende il sopravvento. Dopo la sorpresa (parziale) per il mancato utilizzo di Rubin e Säumel da parte di Novellino, ecco che Barone inizia ad inserirsi bene sul settore di centrosinistra, mentre Zanetti offre una prestazione di livello inferiore. Il risultato è qualche abbozzo di tentativo d’offesa da parte granata, con Bianchi che si muove molto e che scatta su ogni lancio, a volta raggiungendo la palla (ma non riuscendo a girarla con forza), a volte non arrivandoci o venendo fermato per fuorigioco millimetrici, a volte non per colpa sua, come quando Rosina spreca un contropiede splendido con un servizio sballato.La grinta non manca, il gioco d’attacco sì. C’è una sola occasione di rilievo per gli ospiti, vanificata però dall’intervento di Marchetti (forse oltre la linea) sul colpo di testa di Barone, ma soprattutto dal fischio dell’arbitro che aveva fermato tutto per fuorigioco. Lavoro in più per Sereni, che compie tre parate di cui una miracolosa, d’istinto, su Matri, che raccoglie un invito basso dalla destra sul quale i centrali granata fanno le belle statuine. Questo l’elemento più preoccupante di una gara che, finora, dice bene al Toro solo per la grinta (e in fondo anche per il risultato).

"Secondo tempo. Forse il mister cagliaritano avrà avuto ragione quando disse “partita cattiva”, come scritto sopra, ma di certo non l’ha avuta quando ha detto “partita brutta”. La ripresa di questo Cagliari-Torino è un momento di calcio acceso, combattuto, e sempre su ritmi sostenuti, con pochissime pause. Certo, anche pochissime occasioni; ma soprattutto, in campo ci sono due squadre che, davvero, vogliono vincere: e questo è forse il segnale più bello e importante che dà quest’oggi la squadra granata, dopo che diverse occasioni in cui era stata accusata (lei e il suo allenatore) di non provarci. L’intenzione è chiara quando Novellino toglie Barone e mette, a sorpesa, Stellone. Allegri risponde togliendo Biondini e inserendo Lazzari, aumentando quindi anch’egli la propensione offensiva (il Cagliari dal primo minuto aveva già due punte e un trequartista).Così, i contendenti si affrontano a viso aperto: colpo di testa di Natali da una parte, di Lazzari dall’altra, tentativo di Bianchi da una parte, numeri di Cossu dall’altra. Come già nel primo tempo, Rosina spreca malamente un contropiede, non tirando dall’interno dell’area e passando la palla a nessuno. Ma la verve non manca a nessuno, la gara rimane fallosa (ben otto le ammonizioni, su per giù tutte ineccepibili), e a forza di tenere alti i ritmi ecco che nel finale saltano gli schemi: iniziano rilanci a campanile e rinvii alla cieca. Brividi da una parte e dell’altra per palle messe in mezzo, pericolose ma mai precise (purtroppo per Bianchi). Comunque, un punto d’oro; ed un Toro ben vivo, anche se non segna.