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ROME, ITALY - DECEMBER 19: Torino FC President Urbano Cairo attends the Italian Olympic Commitee 'Collari d'Oro' Awards at Foro Italico on December 19, 2016 in Rome, Italy. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)
Urbano Cairo chiude un 2016 da star dell'imprenditoria e da presidente di un Toro in ascesa, che quest'anno ha cambiato decisamente pagina con la svolta firmata Sinisa Mihajlovic. Il presidente granata ha concesso una lunga intervista a La Stampa, in cui parla del momento granata. "Nel 2017 abbiamo detto sin dall'inizio che punteremo all'Europa" - le sue parole - "A me piacerebbe puntare anche alla Champions, in ottica futura (dal 2018 i posti disponibili aumenteranno a 4, ndr) ma ci sono anche le avversarie e bisogna fare i conti: dagli Anni Ottanta in poi il Toro è arrivato due volte nelle prime tre posizioni e sempre nell’epoca senza diritti tv. Comunque io non mi pongo limiti e voglio provarci, sono nato con la voglia di fare".
Il 2017 sarà anche l'anno della rinascita del Filadelfia: "So che manca un milione e mezzo per completarlo, ma iniziamo ad entrarci dentro e poi lo abbelliremo. Ricordate che sarà la presenza del Toro a valorizzare l'impianto".
Con gennaio alle porte non si può non parlare di mercato. "Iturbe mi piace moltissimo ma il mercato di gennaio non è mai facile. Belotti? Sono orgoglioso di lui. Mi ha detto che non sente alcuna pressione riguardo alla clausola da 100 milioni. Mi sono detto che è fortissimo e che vale Higuain. Perchè la clausola solo per l'estero? Perchè per l'Italia voglio decidere io. Per quanto riguarda Joe Hart, lui sta benissimo qui da noi. Ma sappiamo bene che non è un nostro giocatore di proprietà e il suo ingaggio per noi non è proponibile. Per adesso andiamo avanti così, poi a giugno vedremo". Arriverà Skorupski a giugno? "Vedremo".
Guardando in là nel tempo: Cairo contempla l'idea di cedere la proprietà del Torino, un giorno? "Non ci penso minimamente, il Toro me lo tengo stretto. Resta una priorità nonostante tutti gli impegni, anche grazie agli uomini della società, Petrachi in primis. E poi non l'ho mollato mai, neanche nei momenti peggiori, perchè dovrei farlo ora che mi diverto?"
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