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Cairo: ‘Ci vuole pazienza…’

Ermanno Eandi
ALESSANDRIA - Ad Alessandria è arrivata un'altra sconfitta in amichevole, dopo quella patita a Cuneo. Allora fu una squadra di C2 a mettere sotto i granata, questa volta è toccato ai grigi che militano nel Campionato Nazionale...

ALESSANDRIA - Ad Alessandria è arrivata un'altra sconfitta in amichevole, dopo quella patita a Cuneo. Allora fu una squadra di C2 a mettere sotto i granata, questa volta è toccato ai grigi che militano nel Campionato Nazionale Dilettanti: 0-1 su rigore di Lorieri. L'amarezza è mitigata dalla consapevolezza che quello visto al “Moccagatta” non è certo il vero Toro. La strada è lunga, i rinforzi sono arrivati, resta una settimana abbondante per prepararsi all'esordio in campionato con il Parma. Tuttavia, le facce non possono essere allegre: “Il risultato conta sempre, anche in partite del genere – spiega Gianni De Biasi al termine del match – mettiamola così: io mi preoccupo se perdo in campionato, mentre se succede in amichevole mi dispiace”. Intanto sono arrivati gli ultimi acquisti dal calcio mercato: “Fiore e Konan saranno importanti, Oguro non lo conosco”. Ad assistere alla sfida piemontese c'era anche il presidentissimo Urbano Cairo, reduce dalle trattative di Milano, dove insieme al direttore generale Doriano Tosi ha chiuso con un finale pirotecnico la campagna di rafforzamento: “Oguro? E' un ragazzo in gamba, ci credo molto. D'altronde ha disputato 21 partite nel Giappone mettendo a segno 5 reti. Ecco, il Toro ha nel suo organico tre nazionali!” .

Presidente, certo che dopo una giornata del genere, una sconfitta così, per di più a casa sua, non ci voleva...

“Perdere le amichevoli mi fa arrabbiare, perdere ad Alessandria ancora di più! Mi piacerebbe che da Genova (domenica contro i rossoblu', ndr) non succedesse più', a maggior ragione perché esiste un gemellaggio e con gli amici di norma ci si tiene maggiormente a vincere. Ad ogni modo, sarebbe un errore drammatizzare dopo stasera, perché questa squadra ha ancora bisogno di trovare i giusti meccanismi”

Con la rosa che ha messo a disposizione del tecnico quale campionato si aspetta?

“Abbiamo acquistato 15 giocatori, compresi i riscatti, spendendo 12,5 milioni di euro. Siamo cioè la quarta squadra in serie A per investimenti sul mercato. Ora però occorre amalgamare il gruppo e ci vorrà tempo, pazienza. Pensate a quanto tempo c'è voluto a Pianelli per vincere lo scudetto o guardate l'esempio di Moratti. Insomma, le potenzialità ci sono tutte, ma intanto il Torino deve dimostrare di essere all'altezza della serie A, sul campo”

C'è un giocatore sul quale scommetterebbe quest'anno?

“Stellone. Me lo hanno chiesto in tanti, ho sempre risposto di no. Roberto farà il più bel campionato della sua vita. E dirò di più: anche Abbruscato sarà grandissimo”