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gazzanet
"Il Napoli, squadra tra le migliori della Serie A, ha giocato ieri sera l'attesissimo ottavo Champions contro il Real Madrid, uscendo dallo stadio Santiago Bernabeu con un passivo di 3-1 sulle spalle, dopo l'illusorio vantaggio iniziale. Nel post partita, Aurelio De Laurentiis, presidente della società partenopea, ha rilasciato un'intervista nella quale, senza freni inibitori di alcun tipo, ha attaccato il suo allenatore Maurizio Sarri, sottolineando che la squadra azzurra non era in campo, e che è mancata la "Cazzimma" napoletana. Ma non solo, perché il numero 1 del Napoli ha anche aggiunto che il divario tecnico non è così grande come si possa pensare, tra Real Madrid e Napoli, ma la sconfitta è stata causata da un atteggiamento sbagliato e da scelte azzardate.
"Una gestione della comunicazione simile, dopo una partita così importante, che precede in ogni caso un match di ritorno infuocato al San Paolo, non è sicuramente delle migliori. A prescindere dal merito della questione, le decisioni riguardo alla formazione da schierare in campo, agli uomini da scegliere, dovrebbero spettare solo ed esclusivamente all'allenatore, che in questo caso è Maurizio Sarri. E delegittimare pubblicamente l'allenatore nel momento più caldo della stagione - il Napoli ha pur sempre una gara di ritorno da affrontare in casa - ha solo un effetto destabilizzante su squadra e ambiente.
"Cogliendo lo spunto per parlare dell'attuale situazione del Torino, si possono notare delle evidenti divergenze di gestione tra De Laurentiis e il numero uno granata Urbano Cairo, specie sotto il profilo della strategia comunicativa. Considerando anche che la squadra granata, in questo ultimo periodo, sta vivendo delle difficoltà, in particolare dal punto di vista psicologico, quando si tratta di difendere un risultato acquisito. A causa di tutto questo, il Torino ha perso per strada ben 14 punti che, a conti fatti, sono davvero molti. Cairo, nel corso di questa stagione, ha spesso rilasciato affermazioni, ma lo stile e la sostanza delle sue dichiarazioni si allontanano totalmente da quelle di De Laurentiis.
"Il presidente granata si è spesso dilungato, anche nei momenti più difficili, a commentare positivamente l'operato dei suoi giocatori e l'operato di Mihajlovic: ad esempio, circa due settimane fa, in conferenza stampa, e nonostante la squadra granata stentasse ancora a trovare la prima vittoria del 2017, il numero uno granata ha lodato l'operato del gruppo di Mihajlovic (QUI i dettagli), difendendo ciò che il tecnico serbo sta facendo, anche su argomenti complessi come quello di Juan Manuel Iturbe. Gli interventi pubblici del presidente sono sempre improntati al diffondere positività e unità di intenti, a volte anche in un modo che può sembrare eccessivo per non dire fastidioso. E' così che deve ragionare, con tutta probabilità, un patron: che può avere le sue idee e può anche manifestarle, ma al limite lo deve fare privatamente, dando invece a tifosi e addetti ai lavori, per quanto possibile ovviamente, l'idea di una società che rema unita nella stessa direzione.
"Perciò, volendo spezzare una lancia in favore di Urbano Cairo - il cui operato è semmai criticabile sotto altri aspetti - si può dire che per quanto riguarda la gestione pubblica della sua società è stato finora irreprensibile, mentre De Laurentiis nell'uscita davanti ai microfoni di poche ore ha ha irrigidito un ambiente che andava, al contrario, incoraggiato e accarezzato.
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