""Pensiamo prima ad arrivare ai miei 14 anni di presidenza, ai 15 ci penseremo dopo. Ho capito che c'è una grande passione e una grande famiglia, un'immaginaria famiglia granata: dove di padre in figlio, di nonno in nipote, si tramanda questa passione per il Torino e questa passione per gli eroi del Toro che vanno dal Grande Torino a tutti gli altri che si sono avvicendati, alcuni che hanno avuto purtroppo vicende sfortunate, ma c'è una grande unione e un grande tramandarsi ricordi, cose belle e speciali del Toro che è una cosa unica. Mi ha anche scritto una persone che mi diceva che un suo parente era il barbiere di Valentino Mazzola e quella mattina del 4 maggio scrisse una cartolina a questo barbiere e la cartolina è finita in mano a questo tifoso, c'è veramente qualcosa di assolutamente unico".
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Torino, Cairo: “Soddisfatto per buona parte ma abbiamo perso troppi punti”. E sul mercato…
""Una storia di lacrime he descrivono la sua grandezza, le lacrime del dopo Superga seguirono una squadra d'invincibili che vinse 5 scudetti di Fila e forse è questa la cosa che la rende unica e speciale. Far capire la storia ai giocatori di oggi, è una cosa che va fatta, che facciamo e non sempre con il mondo cambiato di oggi si riesce a fare con quell'efficacia che si dovrebbe fare. E' molto importante raccontare, spiegare insieme con il nostro allenatore, con i nostri dirigenti quello che è il Toro. Noi abbiamo il nostro direttore Antonio Comi che ha fatto un intero percorso nel settore giovanile e poi anche in prima squadra, lui è sicuramente un anello di congiunzione molto importante da questo punto di vista dal trasmettere certi valori del Toro. Intanto a Ola Aina facciamo imparare l'Italia (ride, ndr) e poi pensiamo a trasmettergli il valore della maglietta granata, tra l'altro è un giocatore fortissimo".
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