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Torino-Cagliari 0-0, Cairo: “Con Rodriguez parliamo e parleremo di obiettivi”

Redazione Toro News

Il presidente, la dirigenza e Rodriguez si sono attardati al termine di Torino-Cagliari per un summit. Queste le dichiarazioni di Cairo

Al termine del pareggio interno tra Torino e Cagliari, la struttura apicale della dirigenza granata ha avuto un lungo summit all'interno dello stadio. Tra i presenti, oltre a Urbano Cairo, Davide Vagnati, Emiliano Moretti, Gianmario Specchia e Andrea Bernardelli, c'era anche il capitano della squadra Ricardo Rodriguez. Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal patron granata al termine dell'incontro.

Coma mai era presente anche Rodriguez? Ci sono novità? "Ci tenevo a vederlo in generale per fare un punto con lui perché è il capitano".

Un rinnovo in vista? "Vediamo...".

E le richieste di Juric? Un esterno, un trequartista? "Non parliamo qua di queste cose. Il mister ha giustamente le sue idee. Ma credo che aver tenuto tutti sia una grande cosa".

Rimarranno i migliori fino alla fine? Li toglie dal mercato?"Io credo di si. Non ho mai voluto venderli, siamo qua".

Quant'è importante Rodriguez dal punto di vista tecnico e umano? "Lui è un uomo, un calciatore straordinario. Infatti, è un leader, un bravo calciatore, un punto di riferimento, ha un'esperienza notevole. Abbiamo ripercorso la sua carriera: dal Wolfsburg al Milan, per passare al PSV e alla Nazionale. Ha un curriculum incredibile. Ha fatto vedere cose importanti in questi due anni e anche stasera. Lui è un bel leader e un punto di riferimento per tutti. Non era mai successo che stessimo insieme un po' di tempo. Dovevamo vederci brevemente, poi parlando abbiamo fatto le 11.30.  Se abbiamo parlato del contratto in scadenza? No, non è quello. Abbiamo fatto un punto generale. Ci ritroveremo con lui e qualche altro compagno per darci degli obiettivi realistici per l'anno. Questa è una cosa che si fa e l'abbiamo fatta ad inizio anno, invece che più avanti".

Quali sono gli obiettivi di quest'anno? "Questo non lo diciamo a voi (ride ndr). Gli obiettivi non vanno mai detti, vanno pensati e condivisi con chi deve cercare di realizzarli. Poi si lavora per raggiungerli".

Un obiettivo sicuramente è migliorare il rendimento in casa. Il Toro non vince in casa da otto gare... "Ho visto. Ovviamente l'obiettivo è questo. Poi stasera la serata era veramente calda in modo incredibile. Giocare alle 18.30 così è stata dura per tutti. Avevamo caldo noi in tribuna".

Pensa che sia un tema di cui parlare anche in Lega? "Penso che sia talmente evidente... Alla fine giocare tutti alle 20.30 era fattibile. Va bene che le tv vogliono avere più slot, ma vanno pensati degli orari, dal punto di vista sanitario, che vadano bene per tutti. Credo che poi le televisioni lo capiscano. D'altra parte accade poche volte all'anno: in agosto ci sono queste esigenze, già a settembre sarebbe diverso".

Sabato la gara di San Siro, l'anno scorso si vinse in Coppa Italia. Che gara auspica? "Auspico un Toro pimpante. Stasera abbiamo avuto occasioni, era una partita particolare, molto bloccata. Il Cagliari era molto accorto e ripartiva. Quando sei molto accorto, poi gli spazi si aprono, dovendo noi pressare e cercare di segnare. Il Milan ha vinto 2-0 ed è una squadra importante. San Siro è un grande palcoscenico sempre. Stasera è lunedì abbiamo ancora quattro-cinque giorni per prepararla".

Magari con qualche giocatore in più... "Vediamo, non mi metto a fare mercato qua".

 


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