Orfeo Pianelli divenne presidente, dopo essere entrato da tempo in società, il 20 febbraio 1963. Rimase numero uno granata fino al 21 maggio 1982, quando lasciò la sede del Torino in corso Vittorio Emanuele II e annunciò di aver venduto il Torino. Tra l’altro il 21 maggio è una data che fa parte della storia del Torino e dell’attuale presidente granata Urbano Cairo. Come detto, il 21 maggio di 42 anni fa Pianelli chiuse la propria straordinaria esperienza da presidente. C’è però da aggiungere che il 21 maggio è il giorno del compleanno di Cairo e in quel 1982 l’imprenditore alessandrino compiva 25 anni. Per Pianelli sono stati 7.030 giorni da presidente, gli stessi che Cairo ha festeggiato ieri, domenica 1° dicembre 2024. Oggi Cairo fa 7.031 giorni a capo del Torino e diventa a tutti gli effetti il più longevo tra i presidenti della storia granata (per il club saranno 118 anni domani, martedì 3 dicembre). Per Cairo l’avventura è partita il 2 settembre 2005, solo qualche mese dopo la morte di Pianelli, avvenuta il 25 aprile del 2005. Per gli amanti dei numeri, dunque, non si può non restare quanto meno affascinati dai richiami tra Pianelli, Cairo e il Torino.
Il Tema
2005-2024: Cairo supera Pianelli per longevità, i numeri non sono paragonabili
I numeri di Cairo in Serie A e nei derby della Mole
—Eppure i 19 anni di presidenza di Cairo non possono essere paragonati dal punto di vista sportivo a quelli di Pianelli. In primo luogo, non possono essere paragonati per la presenza di uno Scudetto nel palmares di Pianelli, l’ultimo Scudetto del Torino, l’unico Scudetto dopo l’epopea del Grande Torino. Difficile accostare Cairo a Pianelli in quanto a numeri. Interessante elencarli quelli dell’alessandrino. 831 partite ufficiali dal 2° settembre 2005 in avanti, tra Serie A, Serie B, play-off di Serie B, Coppa Italia, preliminari di Europa League, gironi ed eliminazione diretta di Europa League. Le vittorie sono state 303, pari al 36%. 250 sono stati i pareggi, 278 le sconfitte. Cairo ha condotto il Torino per quattro stagioni in Serie B, per sedici in Serie A. Il suo Toro gioca in massima serie ininterrottamente dal 2012. In Serie A 584 partite, 179 vittorie, 214 sconfitte e 191 pareggi. I numeri più impietosi di Cairo sono tutti connessi al derby della Mole: 31 partite contro la Juventus, 1 successo, 6 pareggi e addirittura 24 sconfitte (15 gol fatti, meno di mezzo a partita, 56 gol subiti, quasi due di media a stracittadina). Nei derby il Toro di Cairo ha conquistato 9 punti sui 93 a disposizione.
Gli allenatori di Cairo e di Pianelli
—Se il punto più alto di Pianelli è stato lo Scudetto e sono stati tanti altri i momenti significativi della sua lunga esperienza da presidente (ad esempio il secondo posto nel 1976/1977 con 50 punti all’attivo sui 60 a disposizione, titolo perso per un solo punto nell’esaltante duello con la Juventus), invece per Cairo i picchi sono stati pochi, quasi isolati. La promozione nel 2012 con Ventura in panchina, gli ottavi di finale di Europa League contro lo Zenit nel 2014/2015 sempre con Ventura, i play-off di Europa League nel 2019/2020 con Mazzarri. Gli allenatori messi sotto contratto da Cairo sono stati 16, il più presente con 194 panchine Gian Piero Ventura. In tal senso, gli allenatori dei 19 anni di Pianelli sono stati molti meno: 10 per la precisione, tra cui i più presenti sono stati Gigi Radice e Nereo Rocco. Un ultimo dato riguarda i dati relativi ai derby di Pianelli ed è un altro dato terribilmente impari. Sono stati 47 quelli della gestione Pianelli, 17 le vittorie, 15 i pareggi e appena 15 le sconfitte. Su 141 punti a disposizione Pianelli ne ha fatti 66, tenendo conto ovviamente dei 3 punti a partita che riguardano i nostri tempi. Di certo va tenuto ben presente che si paragonano due presidenze cadute in periodi del calcio molto diversi, dove i rapporti di forza tra le varie società sono cambiati di molto. Però è inevitabile dire che, numeri alla mano, Cairo ha superato Pianelli solo in termini di longevità.
© RIPRODUZIONE RISERVATA