- Calciomercato
- Prima Squadra
- Giovanili
- TN Radio
- Interviste
- Mondo Granata
- Italia Granata
- Campionato
- Altre News
- Forum
- Redazione TORONEWS
toro
Si parla del campionato 2002-2003 col Palermo in serie B, e Rino Foschi direttore sportivo al soldo di Zamparini. Marcello Trapani, giovane avvocato col sogno di diventare procuratore di calciatori, ha deciso di uscire allo scoperto e raccontare tutte le irregolarità che intrecciano il calcio (il Palermo) con la mafia. Marcello Trapani era l'avvocato dei Lo Piccolo, clan mafioso tra i più influenti della Sicilia, e sostiene di aver saputo che furono pagati dei soldi per comprare delle partite a favore del Palermo. Si riferisce in particolare alle partite Ascoli-Palermo 1-2 (24 maggio 2003) e Palermo-Verona 2-0 (31 maggio 2003). Alla fine della stagione, il Palermo non riuscirà ad ottenere la promozione a causa di una sonora sconfitta ad opera del Lecce.Ma la fonte di queste notizie potrebbe essere nientemeno che Rino Foschi. In ballo ci sono strani rapporti tra Zamparini e i Lo Piccolo, che ricevevano circa 300 biglietti gratuiti a partita che poi venivano rivenduti dai bagarini, sotto il controllo del clan mafioso. I Lo Piccolo avevano intenzione di entrare nella società per quanto riguarda la costruzione del nuovo stadio del Palermo, per ottenerlo, avrebbero fatto pressioni anche su Rino Foschi per indurlo «a mantenere gli impegni assunto con Salvatore Milano per i lavori relativi alla realizzazione di un ipermercato allo Zen (quartiere di Palermo, ndr) da parte dell'imprenditore Zamparini». Le intimidazioni hanno compreso anche una testa d'agnello recapitata a Foschi, che comunque non si sarebbe lasciato intimidire. Ma Zamparini dichiarò a suo tempo: «La mia impressione fu che il Rino Foschi degli ultimi tempi non fosse più quello degli inizi, e che in qualche modo si fosse fatto intimorire». Ma Foschi aveva negato: «Non mi sono mai lasciato corrompere. Anche dopo la testa d'agnello non ho mai cambiato atteggiamento».Zamparini però aveva sollevato altri dubbi: «Mi risulta che a maggio (del 2003, ndr) cinque ragazzi diventarono professionisti su iniziativa di Foschi, senza che io ne venissi informato e senza che i ragazzi avessero reali capacità tecniche. Io ricostruii che si trattava di un probabile favore di Foschi a Pecoraro (ex responsabile del settore giovanile rosanero finito in manette per concorso esterno in associazione mafiosa, ndr) che penso fosse, personalmente o tramite Trapani, interessato ai cinque ragazzi». La dirigenza rosanero sarà chiamata a rispondere delle accuse di Marcello Trapani, e con molta probabilità ne dovrà rispondere anche Rino Foschi.Fonte: repubblica.it
© RIPRODUZIONE RISERVATA