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Ormai non è più un segreto: Armando Izzo è stato inserito dal Torino nella lista dei giocatori sacrificabili sul mercato. A confermarlo è stato il presidente Urbano Cairo in persona che ieri, in una lunga intervista rilasciata a La Stampa (LEGGI QUI), ha confermato la predisposizione da parte del club ad ascoltare le offerte che arriveranno nelle prossime settimane per il numero 5 di Giampaolo. "Izzo ha molte richieste" ha confessato il patron granata, facendo trapelare anche la volontà da parte del club di non svendere uno dei propri pezzi pregiati.
MERCATO - Almeno tre le squadre che nelle prossime settimane potrebbero tentare l'assalto ad Izzo. In Italia l'Inter e l'Atalanta hanno raccolto informazioni, mentre all'estero c'è il Siviglia che potrebbe ritentare l'assalto dopo l'interessamento già manifestato nel corso della scorsa stagione. Più fredda al momento, invece, la pista che porta alla Fiorentina, con il club viola che starebbe pensando ad altri profili per la difesa della prossima stagione. In attesa delle prime trattative ufficiali, l'arrivo di Vojvoda è primo un messaggio anche per Izzo. Giampaolo utilizza la difesa a quattro, il terzino destro sarà il kosovaro con Aina o Singo come alternative, mentre al centro il Torino ha Nkoulou, Bremer e Djidji oltre a Lyanco (altro giocatore sul mercato) e ai giovani Buongiorno e Ferigra. Ecco dunque che dal punto di vista tecnico-tattico Izzo non è certo un intoccabile. E pensare che, solo un anno fa, Cairo rinnovava a Izzo il contratto sino al 2024 per farne una colonna del Torino.
NAZIONALE - Insomma i presupposti perché Izzo possa lasciare il Torino sembrano esserci, anche se il club - che lo ha pagato 10 milioni di euro soltanto due stagioni fa - non sembra intenzionato a svenderlo. Intanto ci ha pensato il ct azzurro Roberto Mancini a dare un altro dispiacere all'ex Genoa, che non è stato convocato in Nazionale per i prossimi impegni dell'Italia in Nations League (LEGGI QUI). Una scelta che è l'inevitabile conseguenza di una stagione disputata ben al di sotto delle aspettative da parte di Izzo che, a differenza di Sirigu e Belotti, non ha dato sufficienti garanzie per ottenere la conferma in azzurro.
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