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Calciomercato Torino, Sazonov e Pellegri salutano senza lasciar traccia

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Il perchè delle cessioni di Pellegri e Sazonov all'Empoli in prestito con diritto di riscatto.
Simone Napoli

Nelle ultime ore di trattative della sessione estiva, le vie del mercato hanno portato lontano da Torino Saba Sazonov e Pietro Pellegri. I due, dopo aver svolto l'intera preparazione sotto la guida di Vanoli, sono stati sacrificati per riuscire a portare in granata Sebastian Walukiewicz, una pedina più pronta nell'immediato e che dunque potesse almeno i parte colmare le mancanze del pacchetto arretrato granata. Su Pellegri e Sazonov pesato però decisioni di natura tecnica e non. La società ha ceduto i due giocatori in prestito fino al giugno 2025, accettando però di perdere il controllo sui due giocatori grazie all'inserimento della clausola di riscatto a favore dell'Empoli di 4 milioni per Pellegri e di 3,5 milioni per Sazonov.

Sazonov, San Siro capolinea dell'esperienza in granata

Saba Sazonov Torino
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Doveva essere il colpo di Vagnati per puntellare il pacchetto difensivo, ma nonostante la grande attitudine e lo spirito di sacrificio in campo, Saba Sazonov non è riuscito a ritagliarsi lo spazio sperato e in un anno il suo viaggio in maglia granata sembra arrivato al capolinea. Pochi gli spunti degni di nota per il russo naturalizzato georgiano, entrato nei titoli dei giornali più per le sue "giocate" extra campo che in campo: nonostante il buon esordio all'Olimpico contro la Lazio subentrando a Buongiorno, Sazonov non è riuscito a imporsi e nell'intero girone d'andata ha collezionato appena 4 presenze in circa 150', la prima e unica partita da titolare è arrivata a febbraio contro la Salernitana, ma col passare delle partite il georgiano è scalato indietro nelle gerarchie finendo la sua stagione il 16 marzo nel match contro l'Udinese. Poi la panchina e un problema al tendine rotuleo hanno relegato Sazonov ai margini del progetto, ma lui non si è mai dato per vinto e nella nuova stagione ha provato a convincere Vanoli: nonostante la crisi difensiva il georgiano non ha convinto a pieno il tecnico varesino che gli ha concesso solo una manciata di minuti nel finale del match col Milan, servivano muscoli e centimetri per difendere la vittoria, ma prima la marcatura troppo molle su Morata nel gol del 1-2, poi la mancata marcatura su Okafor lasciato tutto solo in occasione del gol del 2-2 finale. Complice il poco spazio e le valutazioni tecniche e tattiche di Vanoli, la società ha deciso di cedere il georgiano in prestito all'Empoli, preferendogli i nuovi Maripan, Walukiewicz e persino il giovane Bianay Balcot.

Pellegri, una scommessa persa

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L'etichetta di enfant prodige sulle spalle, l'esordio a meno di 16 anni a Genova,  i riflettori del Principato di Monaco prima, quelli di Milano poi, e infine la ricerca del riscatto sotto la Mole con la maglia del Torino, un'avventura che tutti, società e piazza, speravano potesse finire in ben altro modo. Pellegri è arrivato in prestito con diritto di riscatto nel gennaio del 2022 dal Monaco dopo l'opaca parentesi al Milan di 6 mesi, Juric, che lo fece esordire per la prima volta in A quando sedeva sulla panchina del Genoa, puntava e sperava nel rilancio del giovane attaccante ligure. La prima presenza delle 55 in granata fu alla prima gara disponibile, il 6 febbraio 2022 a Udine, Toro sconfitto 2-0 e Pellegri in campo per 19' da dimenticare. Soli 210' distribuiti in 9 presenze firmando però l'importante gol del pareggio all'Olimpico contro la Lazio. Il Torino decide però di riscattare Pietro dal Monaco per 5 milioni di euro e nella stagione 2022-2023 Pellegri vive la sua stagione più prolifica in granata condita da 4 gol in 20 presenze fra campionato e coppa ma con un fil rouge costante che continua portarsi dietro da diverse stagioni: gli infortuni. L'esperienza in granata è stata purtroppo caratterizzata da continui infortuni e problemi che hanno tenuto Pellegri lontano dal campo per ben 122 giorni - nell'annata 22-23 ha saltato ben 19 partite tra problemi influenzali e muscolari. Il Torino però non si separa dal suo numero 9, nell'estate del 2023 si avvicinano le sirene del mercato ma lo sponsor Juric e la difficoltà nel trovare una soluzione per la cessione, convincono il Toro a puntare ancora sul classe 2001, individuato come perfetto cambio di Duvan Zapata - appena arrivato da Bergamo. Proprio nella stagione appena conclusa, in particolare nelle ultime partite,  Pellegri ha brillato di più soprattutto dal punto di vista fisico e mentale. L'arrivo di Vanoli però ha cambiato le carte in tavola e, se in un primo momento si pensava che potesse continuare a vestire la maglia del Torino in questa stagione, negli ultimi giorni di mercato l'Empoli si è fatto avanti per provare a puntare sul classe 2001. Un puzzle concluso in poco tempo fra tutte le parti: per il Torino hanno pesato i continui problemi fisici - Milan saltato per infortunio - e le scelte tecniche di Vanoli che anche nel precampionato gli ha preferito Karamoh.

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