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Accuse pesanti quelle mosse al tecnico granata da Angelino Iacovelli, il tuttofare del Bari, l'uomo di fiducia dei giocatori, che accompagnava nei trasferimenti all'aeroporto...
"Accuse pesanti quelle mosse al tecnico granata da Angelino Iacovelli, il tuttofare del Bari, l'uomo di fiducia dei giocatori, che accompagnava nei trasferimenti all'aeroporto ed ai quali custodiva chiavi delle abitazioni e delle automobili, e che, non a caso, proprio per questo motivo, è stato impiegato dai c.d. 'zingari' come contatto per penetrare nello spogliatoio dei galletti e coinvolgerli nel fenomeno dell'alterazione dei risultati, con in cambio la promessa di denaro.
"Analizzando la testimonianza di Iacovelli ai Pubblici Ministeri di Bari, Angelillis e Dentamaro, riportata dalla Gazzetta del Mezzogiorno, possiamo osservare come, effettivamente, le accuse dell'ex tuttofare a Mister Ventura siano pesanti ma piuttosto sconnesse.
"Considerato che la partita terminò con un rotondo 3-0, con reti di Meggiorini, Castillo e Barreto, qualcosa nel 'disegno' di Stellini deve essere andato storto, ed i PM hanno incalzato Iacovelli sul punto, che ha replicato: "Qualcuno, come Almiron, siccome aveva sospettato che la partita si era venduta se la giocò e il Bari vinse 3-0. Poi sotto al tunnel successe di tutto perché Sculli si prese… non dico quasi a pugni, prese al secondo di Ventura per la gola, Sullo (…) Si sentivano le parole: “Pezzi di merda, non si fa così…” (…) perché la partita non doveva finire così".
"Iacovelli, insomma, riferisce che alcuni giocatori, Almiron in primis ma, indubbiamente, anche gli stessi marcatori di giornata, non avrebbero partecipato alla combine, e che la cosa non fu presa bene dal genoano Sculli, che avrebbe addirittura aggredito il secondo di Ventura, Sasà Sullo, che, come sappiamo, ricopre ancora questo ruolo proprio nel Torino.
"L'IPOTETICO BIS A GENOVA - Iacovelli, però, non coinvolge l'attuale tecnico granata solo relativamente a quella partita, ma anche circa lo stesso match, a parti invertite, nella stagione successiva. Il 3 ottobre 2010 il Genoa ospita il Bari a Marassi, ed i galletti tornano a casa sconfitti per 2-1 (per la cronaca: reti rossoblu di Palacio e Toni, per il Bari a segno il neo-acquisto granata Barreto), ed in questo caso Iacovelli sostiene che Ventura abbia detto ai suoi: “Questa partita noi la dobbiamo perdere”. Dopo aver riferito queste parole, però, ritratta sostenendo che questa fosse più che altro una propria 'deduzione': "Quella partita la potevamo vincere ad occhi chiusi; sicuramente qualcosa è successo nello spogliatoio, e poi di là è successo il patatrac perchè nessuno ascoltava il mister. Ecco perché ci furono le contestazioni".
"POCO DI CUI PREOCCUPARSI - Insomma, le accuse rivolte da Iacovelli al Mister granata sono piuttosto confusionarie e non ancorate a veri e propri riscontri fattuali... Sicuramente l'ultima partita menzionata non rappresentò un episodio piacevole per l'avventura di Ventura in biancorosso, tanto che, all'atto delle proprie dimissioni, riferì: "Il mio Bari che giocava un gran calcio è finito a Genova, da quella partita è iniziata l’anarchia".
"La posizione di Giampiero Ventura, insomma, non pare poter essere scalfita da accuse piuttosto vane, fra i 'sentito dire' e le 'deduzioni' di un personaggio sulla cui affidabilità non pochi dubbi sono già stati avanzati dagli stessi inquirenti: rebus sic stantibus. Ci sentiamo, insomma, di escludere un coinvolgimento, sia penale che, ancor più, a livello di giustizia sportiva per il tecnico granata, che può dormire sonni tranquilli e che, a rigor di legge, avrebbe pieno diritto di querelare Iacovelli per calunnia, come affermato oggi nella conferenza stampa.
"Diego Fornero
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