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Camolese, la scommessa di Cairo

Edoardo Blandino

di Edoardo Blandino

Ci sono voluti sette anni e 29 giornate di campionato, ma alla fine Camolese è tornato. La decisione non è stata presa in...

di Edoardo Blandino

"Ci sono voluti sette anni e 29 giornate di campionato, ma alla fine Camolese è tornato. La decisione non è stata presa in modo affrettato, anzi, sono stati giorni di fitti colloqui e intense riflessioni, ma alla fine ha prevalso il buon senso. Quanto questa scelta sia stata figlia della contestazione di domenica da parte della tifoseria non lo sapremo mai, anche se Cairo ovviamente nega ogni collegamento. Alcuni la considerano una scelta per “imbonire” il pubblico, altri ritengono che arrivi direttamente dal cuore. Chissà, ma la buona notizia è che Camolese è tornato ad essere il mister del Toro. Per quanto lo sarà lo sapremo solo a fine campionato, a giochi fatti, ma tutti si augurano il più a lungo possibile. Cairo ne ha approfittato per scherzarci su: “Sono stato abituato a fare contratti un po' lunghi che però poi hanno avuto durata breve, chissà che stavolta non accada il contrario”. Speriamo. I tifosi avrebbero preferito che gli venisse stipulato un contratto a lunga scadenza, così da permettergli di iniziare un vero progetto, ma tutto sommato sono già contenti che la scelta sia ricaduta su un vecchio (e vero) cuore granata. Un uomo talmente attaccato alla maglia da rescindere il precedente accordo con il Livorno per firmarne uno di soli tre mesi.

"In un periodo negativo come quello degli ultimi tempi serviva una ventata di freschezza. E la svolta è arrivata. Ora alla guida tecnica c’è un allenatore che conosce l’Ambiente, la Squadra, la Società e soprattutto la Storia di questa gloriosa maglia. Insomma, date a Cesare quel che è di Cesare e ai Granata quel che è dei Granata. Ecco un giusto modo per svoltare. Nella scelta di Camolese è contato molto anche l’apporto di Foschi, finalmente un ds di cui Cairo si fida e che conosce il mondo del calcio. “Rino è stato importantissimo per me, mi ha supportato in pieno, conosceva Camolese per averlo avuto con sè negli anni passati. Speriamo che il tecnico faccia bene come mi auguro, e come sono convinto”. Intanto il mister si è già messo al lavoro e si è notata subito una differenza tra i precedenti colleghi e l’attuale tecnico. De Biasi e Novellino tendevano a supervisionare il lavoro dello staff, un po’ come il capo cantiere segue i suoi operai nella costruzione di un edificio. Camolese no. Il mister granata ci tiene a lavorare in prima persona ed essere in stretto contatto con suoi ragazzi. Perché se ci si vuole risollevare, bisogna cercare di perfezionare ogni cosa.

"Foto: Torino Fc