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Usciti dalla Basilica di Superga tra due ali di folla, i giocatori ddi Giampiero Ventura si dirigono verso la lapide del Grande Torino, dove, come ogni anno, il capitano granata legge i nomi dei caduti. C'è veramente tantissima gente ed...
Usciti dalla Basilica di Superga tra due ali di folla, i giocatori ddi Giampiero Ventura si dirigono verso la lapide del Grande Torino, dove, come ogni anno, il capitano granata legge i nomi dei caduti. C'è veramente tantissima gente ed è difficile muoversi. I giocatori, una volta usciti dalla chiesa, vengono accolti da una nuova ondata di applausi.
Rolando Bianchi e compagni arrivano ora al monumento ed è il capitano granata a prendere la parola. Dopo aver letto tutti i nomi dei caduti, un grande silenzio avvolge squadra e tifosi. Poi, un imperioso grido "Forza Toro!" scuote i presenti, che si lasciano andare ad un vigoroso applauso.
I giocatori ora lasciano la lapide e si dirigono verso il pullman societario. Ancora applausi e cori in favore di Ventura, Bianchi, Antenucci e l'intera squadra. Un'altra pagina nella Storia del Torino, lontana anni luce dalla brutta parentesi dello scorso anno, ricca di speranze e promesse. Un altro 4 maggio per non dimenticare mai.
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