toro

Caso tamponi, indagini chiuse dalla procura: la Lazio verso il deferimento

Redazione Toro News

Campionato / Ricostruiamo la vicenda fino alla serata di ieri, secondo quanto riportato in data odierna da La Gazzetta dello Sport

Svolta in vista per il caso Lazio-tamponi, secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport. Il Torino resta alla finestra e osserva il caso che ha incendiato l'inizio della stagione. Nella serata di ieri la Procura della Figc ha infatti notificato al club biancoceleste la conclusione delle indagini scattate a inizio novembre, con oggetto il rispetto del protocollo anti Covid. Dopo aver raccolto tutta la documentazione riguardante i test e ascoltato diversi testimoni tra cui (più volte) il presidente Claudio Lotito e il responsabile medico del club Ivo Pulcini, il numero uno della Procura federale Giuseppe Chinè ritiene di avere in mano tutti gli elementi necessari per procedere. Non bisogna nemmeno dimenticare il confronto con la Procura di Avellino, che contemporaneamente sta portando avanti le sue indagini sul laboratorio Diagnostica Futura che processava i tamponi biancocelesti. L'operazione andata in scena nella serata di ieri sera non è un atto dovuto: la notifica è infatti un istituto di garanzia per l’indagato, che ha così un’ulteriore opportunità per difendersi. Dal momento della notifica, il presidente della Lazio avrà a disposizione 15 giorni per contestare le accuse producendo una memoria difensiva, facendosi ascoltare ed eventualmente cercando un patteggiamento.

PROSSIMI PASSI - Al termine di questo periodo, in mancanza di un accordo, scatterà il provvedimento. Quale potrebbe essere il provvedimento? Ci sono due alternative, una più plausibile, l'altra meno per una ragione che andiamo ad illustrare. La più plausibile il deferimento, che porterebbe la Lazio di fronte al tribunale federale. La meno plausibile, invece, al momento  appare l'archiviazione, poichè sarebbe potuta arrivare senza notificare la chiusura dell’indagine come nel recente caso del Napoli. La questione, dunque, resta aperta ed ingarbugliata. Il Torino sta osservando attententamente tutte le tappe che si stanno succedendo, essendo stato coinvolto indirettamente nei fatti. Ricordiamo, infatti, che la Lazio giocò al "Grande Torino" con Ciro Immobile, in quei giorni positivo-negativo-positivo in rapida successione. Sulla Gazzetta a tal proposito si legge: "Le possibili violazioni del protocollo federale nel suo caso riguardano principalmente la mancata comunicazione della positività alla Asl dopo il tampone positivo della Synlab (il laboratorio scelto dall’Uefa) del 26 ottobre (prima della gara di Champions League con il Bruges) e del 2 novembre (prima della sfida con lo Zenit), data in cui era "leggermente positivo" anche per il test del laboratorio di Avellino. La seconda è legata al mancato rispetto dell’isolamento di 10 giorni previsto in queste circostanze: Immobile era presente all’allenamento con il gruppo a cui è seguita la partenza con un volo per Torino il 31 ottobre (5 giorni dopo la positività)".