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Centrocampo: reparto camaleontico

Redazione Toro News
Approfitto della sosta per la nazionale, per un secondo punto della situazione dopo quello fatto al termine del ritiro di Malles.Continuiamo analizzando il centrocampo.Che centrocampo ci presenterà Novellino? Una risposta precisa non...

Approfitto della sosta per la nazionale, per un secondo punto della situazione dopo quello fatto al termine del ritiro di Malles.Continuiamo analizzando il centrocampo.Che centrocampo ci presenterà Novellino? Una risposta precisa non l’avremo mai, dipenderà dalle scelte che farà in attacco. La nostra rosa possiede infatti diversi tipi di giocatori abili a giostrare con moduli differenti: centrocampo a due con tre trequartisti, centrocampo a tre a supporto di due fantasisti e una punta, centrocampo a quattro in linea con due punte, centrocampo a quattro a rombo con un trequartista a ridosso delle punte.Questi elencati sopra sono i moduli che vanno per la maggiore nel calcio moderno che si possono tutti adattare alla rosa del Torino, rosa che forse non è adattissima nel proporre il 442 che tanto ama il nostro mister.A mio avviso si dovrebbe cercare di più Corini che, probabilmente marcato ad arte dalle squadre avversarie, stenta un attimino a produrre gioco con continuità, spesso infatti è costretto a passaggi banali utili per il possesso palla e poche volte è messo nella condizione di sfornare lanci e aperture determinanti per lo scardinamento delle difese avversarie.Al suo fianco ha sempre giostrato Grella, il quale non brilla nel recupero di palloni vaganti anticipando le giocate avversarie come ci aveva abituato il buon Ardito, (la sua è l’unica cessione che rimpiango) difatti il pezzo forte del nazionale australiano è la forza nel contrasto unita a un discreto piede e una buona visione di gioco nel rilanciare l’azione.Questa coppia permette agli avversari di impostare centralmente trame di gioco che possono essere deleterie per la nostra difesa, diciamo che attualmente gioca e lascia giocare, c’è da migliorare in entrambe le fasi per non correre troppo spesso il rischio in partita di non portare a casa risultati utili.Il “nuovo acquisto” Barone sta sperimentando nuovi ruoli per lui, facendo bene e migliorando di partita in partita, quando raggiungerà una buona lucidità anche sottoporta potrà essere utilissimo non solo al Torino ma anche alla nazionale maggiore.Zanetti, che era partito molto bene in ritiro a Malles, sta avendo poco spazio anche a causa di problemini fisici, e nel suo basso minutaggio che ha avuto fino ad ora non ha fatto vedere quanto di buono espresso in alto adige.La nota più positiva di questo inizio di stagione, come da tradizione granata, è stata stronacata sul nascere; avrete capito che sto parlando di Vailatti il quale si stava esprimendo bene come laterale sia di centrocampo che all’occorrenza di difesa, tanto da godere per la prima volta nella sua carriera dello status di “quasi titolare”, anche perché risulta adattissimo a giocare nel 442 tanto caro al mister.Bottone dovrà sudare tanto per ritagliarsi uno spazio in questo buon centrocampo anche se le volte che è stato chiamato in causa ha sempre risposto più che degnamente.Attualmente ai box Lazetic, appena operato al ginocchio, rientrerà tra un paio di mesi e dovrà sudare parecchio per giocare perché attualmente non vedo un titolare al quale possa rubare il posto, tornerà utile solamente se il mister vorrà applicare il suo amato 442.

Per concludere anche dal centrocampo mi aspettavo qualcosa di più che probabilmente arriverà col tempo, per ora ci sono alti e bassi e allo stato attuale delle cose non andiamo oltre la sufficienza quindi un 6 un po’ stiracchiato che come nel caso della difesa può aumentare: di un punto entro il girone di andata e di un punto e mezzo per fine stagione.