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Centrocampo Toro, in tre per un posto

Redazione Toro News

di Alessandro Salvatico

Si è conquistato il posto con classe, corsa, tiro; con cuore. Blerim Dzemaili è diventato velocemente un inamovibile del Torino; lo è stato per De Biasi, e...

di Alessandro Salvatico

"Si è conquistato il posto con classe, corsa, tiro; con cuore. Blerim Dzemaili è diventato velocemente un inamovibile del Torino; lo è stato per De Biasi, e Novellino ha palesato il suo gradimento per lo svizzero già all'atto del suo insediamento. Proveniente dal Bolton, "Dze" è regista atipico, bravo nel lancio e nello smistare il gioco ma che preferisce portare palla, con penetrazioni verticali che spesso lo portano alla conclusione. Assicuratosi il posto, ecco che invece alla sua sinistra si sono alternati diversi interpreti; quale quello ideale per lui, e quindi per il Torino? I candidati sono tre.

"Ultimamente Simone Barone ha occupato il ruolo da titolare quasi fisso. Recuperato da De Biasi, l'ex-rosanero, cui viene sempre abbinato il titolo di "campione del mondo", fors'anche per ricordare il valore di un giocatore che a Torino non è mai riuscito a mostrarlo per intero, è forse l'elemento tatticamente più adatto alla funzione. Stanti le suddette puntate offensive di Dzemaili, è necessario che il compagno di reparto sia molto attento riguardo il posizionamento; l'esperienza non difetta a Barone, che sa andare a coprire la zona lasciata libera dal regista. Il 30enne centrocampista, appena ricevuta la fiducia del vecchio allenatore, ha iniziato bene, salvo poi calare fino a essere nuovamente accantonato, contro la Fiorentina, dopo il pasticciaccio combinato a Siena. La prestazione della squadra contro i viola è stata tale da scagionare Barone da eccessive responsabilità individuali, e Novellino, alla prima occasione, gli ha subito riaffidato la titolarità, venendo premiato con la miglior partita stagionale del centrocampista. Da cui però, ora, attendiamo conferme e un po' di continuità.

"Jurgen Saumel sta attraversando sicuramente una fase di calo. Rispetto ai due concorrenti, difetta in esperienza, e in quel senso tattico che solo la Serie A può dare. L'austriaco ha mostrato a tratti ottime cose: corsa, capacità di cross, e anche di tiro (vedasi lo shoot vincente in Torino-Palermo). Dal punto di visto del posizionamento in campo, non è portato a stringere quando Dzemaili avanza, lasciando a volte sguarnita la zona dello svizzero; non difetta in dinamismo, ma deve migliorare sotto questo aspetto. Giocare nel campionato italiano gli farà colmare le piccole lacune. Ultimamente ha patito qualche acciacco fisico che lo ha tenuto lontano dal campo di gioco, ma dovrebbe giocare stasera a Firenze: e solo giocando potrà crescere, perchè siamo davanti a uno di quei giovani che palesano chiaramente i margini di crescita. L'austriaco, con il suo buon sinistro (e la sua grande professionalità), potrà essere una colonna del Toro futuro; ora, giochi, corra, ma contemporaneamente guardi e migliori.

"Un giocatore (tra i pochi) che i tifosi del Torino l'anno scorso abbiano apprezzato è stato Paolo Zanetti. Non ci si aspettava molto dall'ex-ascolano, che invece scalò le gerarchie e diventò titolare fisso, prima con Novellino e poi con De Biasi. L'esordio con gol (che tanto gli mancava) quest'anno prometteva bene, perfino meglio; in realtà, il centrocampista ha poi subito un calo, che lo ha portato a perdere il ruolo di titolare fisso. Non è stato al top fisicamente, e questo è fondamentale per lui, che della corsa fa la sua arma migliore; ma altro suo punto di forza è la poliedricità, che gli garantisce di giocare comunque molto spesso, in posizioni diverse del campo. Per giocare accanto a Dzemaili, Zanetti ha la corsa che serve; va a mordere l'avversario, e più dei due compagni concorrenti permette al regista di operare con calma. Gli manca un po' la sagacia necessaria a ritrovarsi da solo in mezzo al campo quando questi parte palla al piede. Stasera giocherà in un centrocampo a tre, collocazione ideale per lui; Zanetti, 26 anni compiuti ieri, sta comunque ritrovando fiato e gamba dei giorni migliori, ed è uno che con il cuore arriva dove non arriva con i piedi.

"Walter Novellino ha a disposizione tre alternative, per il ruolo di mediano. Ha perso quello che forse sarebbe stato lo sparring-partner ideale per Dzemaili, ossia Vince Grella, comprensibilmente sacrificato dalla società in sede di mercato; ma, avendo l'opportunità di applicare il suo credo tattico meglio di quanto non abbia potuto fare lo scorso anno, il mister sa chi scegliere per ogni ruolo. Zanetti domenica prossima, al posto di Barone squalificato; e per il futuro, vedremo.