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”Cerci deve adattarsi al Toro e non il contrario”

Manolo Chirico

Il tecnico all'appuntamento con i giornalisti viene subito stuzzicato sulla preparazione della gara di domani.

LA PARTITA -''L'aspetto...

"Il tecnico all'appuntamento con i giornalisti viene subito stuzzicato sulla preparazione della gara di domani. LA PARTITA -''L'aspetto psicologico? Credo che domani sarà un Cagliari nuovo e noi non sappiamo come giocherà. Noi arriviamo da un buon momento, si possono dire tante parole, ma la risposta la darà come sempre il campo. Il caso vuole che, con l'imminente pausa per le nazionali, si chiuda per noi un piccolo ciclo. Vedremo, fino adesso ci sono state delle buone risposte, speriamo che arrivino altre risposte positive. I ragazzi? Stanno bene, abbiamo ad ogni modo analizzato il primo tempo di Bergamo, dove abbiamo fatto delle cose buone, ma non siamo riusciti a fare sempre quello che sappiamo fare. La nostra è una squadra che, come tutte, ha pregi e difetti. Se siamo al 100% possiamo giocarcela contro tutti. La famosa onda? Stiamo parlando di una squadra che ha fatto 5 gol all'Atalanta, squadra che certo non ha regalato nulla. L'onda è questa. Ad ogni modo dobbiamo salvarci e, come tutte le squadre che lottano per la salvezza, perderemo delle partite. Per questo non dobbiamo nè montarci la testa, nè tanto meno deprimerci. Dobbiamo continuare a lavorare e a lottare. Ecco perchè non posso pensare che la maturità sia già arrivata, ma si conquisterà con il tempo''.

"IL CAGLIARI -''La squadra arriva dopo un cambio in panchina, quindi sarà serena e determinata. Lopez? L'ho voluto io a Cagliari - ride -. Ai tempi non avrei detto che avrebbe fatto l'allenatore. Mai avrei pensato di ritrovarmelo contro in questo campionato. Vedremo come andrà a finire. Quanto ancora può crescere il Torino? Noi possiamo ancora crescere certamente. La convinzione viene giocando. Il problema non è tanto quanto può crescere, ma se siamo o no una squadra da serie A. Stiamo lavorando un questa direzione, e certo ci va il suo tempo. Non si può pensare, dopo sei partite, di essere già arrivati. Non possiamo pensare di poter essere già una squadra protagonista della massima serie. Siamo una squadra che deve lavorare. I gol su palla inattiva? Arrivano, non arrivano. Quando arrivano fa piacere. Di nuovi schemi ne proviamo spesso, ma la partita è un'altra cosa. Ci sono momenti e momenti di gioco diversi''.

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"LA JUVE - ''Sono sempre apprezzato quando metto piede in quello stadio. D'altronde hanno più punti - ride -, quindi io faccio l'amico, per forza di cose. Ad ogni modo, tornando a parlare seriamente, sono andato a vedere Lucescu che secondo me è migliorato molto. Sulla Juve posso dire che gli avversari gli hanno fatti soffrire ed merito loro se la Juve ha fatto fatica. Per il resto credo che i bianconeri abbiano sbagliato una partita sola fino a questo momento. Ma parliamo dei miei. Il mio è un gruppo di giocatori fantastici e molto disponibili. Hanno voglia di fare bene e meritano di togliersi le proprie soddisfazioni. Ma anche questo sarà poi il campo a dirlo. Agostini? Certamente se è convocato è perchè sta bene e se lo riterremmo opportuno giocherà''.

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"CERCI E D'AMBROSIO - ''Cerci? Deve lavorare e lo sta facendo. Ha le qualità per dare un ottimo contributo alla squadra e per spostare gli equilibri. Ma deve essere al 100% per fare questo. Detto questo qui non esistono giocatori in grado di vincere la partita da soli. Abbiamo fatto tanto per creare un gruppo, quindi, direi che è sempre la squadra a fare la differenza. Non è il Torino a doversi adattare a Cerci, ma lo stesso Cerci a doversi adattare al Torino. Lui questo lo ha capito e sta lavorando tanto per andare in quella direzione. Certamente è uno che può dare un ottimo contributo alla squadra. Le ottime prestazioni di D'Ambrosio? Sono contento di poter contare su un ragazzo così. La scorsa stagione, contro il Sassuolo, non doveva giocare. Poi c'è stato l'infortunio nel riscaldamento di Di Cesare e D'Ambrosio si è fatto trovare pronto. Ricordo una grande partita da parte sua, fu il migliore in campo. Se ha superato Masiello nelle mie scelte? Credo che in questo momento D'Ambrosio stia facendo bene in un ruolo che non è il suo. Si è calato bene nella parte, ma non è un terzino sinistro. Masiello invece lo è. Credo che i calciatori debbano giocare nei propri ruoli, se D'Ambrosio per necessità mi gioca davanti e lo fa meglio di Bianchi, non si può certo pensare che inizi a fare la punta per sempre. Detto questo, nei 22 che solitamente vengono convocati, ci sarà spazio per tutti e tutti avranno l'occasione di dare il proprio contributo. Sperando che sia un contributo importante, ma anche qui sarà poi il campo a dirlo''.

Manolo Chirico (twitter @ManoloChirico)

(Foto M.Dreosti)