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di Andrea Rosselli
Sono passati quasi 5 mesi da quell’incontro di andata disputato al Delle Alpi e vinto dal Toro per 1-0 grazie ad una rete messa a segno nel finale da Enrico Fantini, ed allora non...
di Andrea Rosselli
Sono passati quasi 5 mesi da quell’incontro di andata disputato al Delle Alpi e vinto dal Toro per 1-0 grazie ad una rete messa a segno nel finale da Enrico Fantini, ed allora non erano in molti a scommettere sulle possibilità del Cesena di restare a lungo nelle posizioni nobili della graduatoria, vuoi per la mancanza di abitudine a giocare a questi livelli, vuoi per una presunta inadeguatezza di una rosa in buona parte ancora basata su quella che due anni fa ottenne la promozione in Serie B.Al contrario, la squadra di Castori ha mantenuto una straordinaria continuità di rendimento per tutto il periodo invernale, confermandosi tra le grandi del campionato e non scendendo mai al di sotto della quinta piazza, fino alla recente striscia positiva (11 punti in 5 partite, frutto di tre vittorie e due pareggi) che l’ha portata addirittura a superare il Mantova al terzo posto. Comprensibile dunque come l’entusiasmo dei tifosi cesenati sia alle stelle: in Romagna la passione per questa squadra non si è mai spenta anche nei periodi più difficili, quelli della Serie C1, figurarsi ora che si intravede il ritorno in Serie A dopo un’attesa di ben 15 anni.Gran parte del merito di questo exploit va ovviamente ascritta a Fabrizio Castori. Il tecnico marchigiano, giunto al Cesena nell’estate del 2003 proveniente dal Lanciano, più che per le sue doti è stato ricordato a lungo per il suo “show” nella finale playoff di quella stessa stagione col Lumezzane, che consegnò ai bianconeri la promozione in Serie B ed allo stesso Castori una squalifica di tre anni (poi ridotti a due) per aggressione ad un giocatore avversario. Non è dunque esagerato parlare di questo autentico capolavoro come di una sua grande rivincita.
Andrea Rosselli
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