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La prossima e temibile avversaria del Torino è una compagine che è cresciuta strada facendo, non essendo partita con i favori dei pronostici, ma che si è imposta in punta di piedi. Se si osserva a fondo la sua rosa si...
La prossima e temibile avversaria del Torino è una compagine che è cresciuta strada facendo, non essendo partita con i favori dei pronostici, ma che si è imposta in punta di piedi. Se si osserva a fondo la sua rosa si intuisce che è stata costruita in modo intelligente, con giocatori di massima esperienza, uno su tutti il non più giovanissimo portiere Luca Turci insieme a dei giovani di sicuro avvenire, come un certo Marco Bernacci, inseguito lungamente dal Toro che poi ha ripiegato su un bomber puro come Abbruscato.
In difesa troviamo Daniele Ficagna, un passato nella Fiorentina che fallì con Cecchi Gori, che già in viola prometteva bene, ma che non è ancora riuscito ad imporsi ai massimi livelli, come si poteva pensare qualche anno fa. E' comunque un '81, per cui ha ancora un buon margine di miglioramento per ambire a buoni traguardi. Il livornese ha un fisico possente e questo lo rende determinato nei contrasti con l'avversario. A centrocampo non può sfuggire Maurizio Ciaramitaro, giovane dell'82, che è un punto di forza nella costruzione del gioco dei romagnoli, cresciuto nel Palermo, dove è nato, è stato anche al Livorno prima di approdare in bianconero.
Meno giovane, del '78, è Manolo Pestrin, un altro centrocampista che era stato in predicato di vestire la maglia granata, ma poi è rimasto al Cesena come elemento importante nella manovra centrale dei suoi. In attacco non mancano due giocatori di colore di estremo interesse come il brasiliano Ferreira Pinto, che giocò con la maglia del Perugia la partita di playoff contro il Torino Calcio l'anno scorso e un certo Papa Waigo. Il senegalese, stessa nazionalità di Doudou, è stato l'autore del gol vittoria contro la Triestina di dieci giorni fa e di un gol contro il Crotone nell'ultima partita di campionato, classe '84, è un ex Verona dove già era ritenuto uno dei giovani più promettenti.
Questi nomi compongono una rosa di tutto rispetto, cresciuti alla distanza, che hanno portato i romagnoli al terzo posto, i quali possono addirittura sperare di essere promossi senza playoff, Toro permettendo, ovviamente.
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