È cambiato il registro del presidente Cairo quando si parla di cessione della società. A inizio novembre, dopo la gara contro la Fiorentina, il patron granata era stato categorico. "Non ho avuto contatti con nessuno, non voglio vendere il Torino", aveva risposto Cairo a chi gli chiedeva se fosse disponibile ad ascoltare eventuali offerte. A meno di un mese di distanza, il registro è completamente cambiato. "Quando arriverà uno più ricco io mi farò da parte, non voglio rimanere a vita al Torino", ha spiegato il presidente.
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Cessione del Toro? Cairo ora cambia registro: “Non voglio rimanere a vita…”
Qualcosa bolle in pentola? Il quadro
—Simili dichiarazioni si erano già sentite in passato e, nei primi anni della sua presidenza, Cairo aveva anche messo in vendita la società. Questa volta ci sono però alcuni indizi che lasciano pensare che qualcosa stia bollendo in pentola. Dalle parole del sindaco Lo Russo, che sta spingendo per la rimozione delle ipoteche dallo stadio Grande Torino, al blocco dei rinnovi contrattuali. Cairo a maggio aveva annunciato il prolungamento di Vagnati e l'accordo era stato anche trovato, ma a distanza di mesi tutto tace e niente è stato formalizzato ed ufficializzato. Discorso analogo per il rinnovo di Vojvoda, definito ad agosto e mai formalizzato. L'unica operazione degli ultimi mesi è stata il rinnovo di Gabellini, operazione sicuramente minore. Il contesto generale lascia dunque diversi interrogativi in casa granata, portando anche a pensare che qualcosa si stia muovendo a livello societario.
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