Il nuovo attaccante granata si è confidato ai microfoni del Torino FC, svelando anche gli aspetti più personali della sua vita. Dal primo gol al debutto in casa, fino al dietro le quinte della lunga trattativa che lo ha portato in granata. Amore per la famiglia, passione per il calcio e tanta umiltà: tutto su Ché Adams.
LE VOCI
Ché Adams: “Ho parlato a lungo con Vagnati. Torino scelta facilissima”
Sul nuovo capitolo al Torino
—"È tutto molto interessante, sto apprezzando molto questo mio nuovo capitolo . Soprattutto avere un impatto così presto, segnando anche gol vittoria come con l'Atalanta. Sto apprezzando ogni singolo momento. I miei compagni di squadra mi stanno aiutando ad ambientarmi bene. È stata una sensazione bellissima, soprattutto perché è stato il gol vittoria. Segnare davanti ai propri tifosi è sempre bello, a maggior ragione se è al debutto in casa".
Sull'origine del suo nome
—"Sono un tipo tranquillo, mi piace stare sulle mie. Sono molto appassionato di calcio: è la mia vita. Condividere questa passione con i tifosi del Toro è ancora più bello. Sono nato all'incirca nello stesso periodo in cui hanno ritrovato i resti di Che Guevara. Questa è la ragione per cui i miei genitori mi hanno chiamato così".
Sulla differenza con la Premier League
—"Sto trovando delle somiglianze nel modo di giocare, qui in Italia il calcio è fisico allo stesso modo, anche se non molti se ne accorgono. Il mio passato mi ha aiutato in questo periodo di transizione e adattamento al calcio italiano".
Sulla nazionale scozzese
—"Rappresentare la Scozia significa tanto per me e la mia famiglia. Sono sempre molto orgoglioso quando posso indossare la maglia della nazionale. Mi supportano sempre. Provo sensazioni pazzesche. Avere questa possibilità mi ha reso una persona e un calciatore migliore. Mi ha stimolato e mi ha aiutato tantissimo a crescere nella mia vita. In Scozia i tifosi sono appassionati come in Italia quindi anche qua sono abituato bene".
Sui risultati negativi
—"Ci alleniamo tutti i giorni per queste situazioni, è il nostro lavoro. Dobbiamo saper aver a che fare con alti livelli di stress e garantire buone performance sportive. Questa è la ragione per cui mi sono innamorato del calcio. È per questi momenti che ci alleniamo".
Sulla città di Torino
—"Torino è molto diversa da Southampton. Sto apprezzando molto la città e anche la mia famiglia. Camminare per il centro della città è bello. Ci sono sempre tanti tifosi che interagiscono con me per alcune foto o un saluto. Mi sto trovando bene in ogni angolo della città. Ovviamente il cibo è incredibile, non si può mai sbagliare. Non cambia molto. Ogni volta che sono andato in vacanza ho affittato auto e guidato sulla sinistra. Sto imparando l’italiano. Avrei voluto provare a parlare un po' in italiano ma sarebbe stato difficile.
Riesco a capire già molto bene il mister e quali sono le sue indicazioni alla squadra.
Credo che mi prenderò ancora qualche partita per conoscere meglio i tifosi e capire se vengono veramente dalla Scozia, sono disposto a farlo. Apprezzo molto il supporto dei tifosi e le bandiere scozzesi che vedo allo Stadio".
Sul periodo
—"Sono un tipo tranquillo come ho detto. Sono molto legato alla mia famiglia, amo passare del tempo con loro. Sul campo sono passionale, amo aiutare la squadra e segnare per vincere. Per ora sta andando tutto molto bene. Niente è facile nella vita. Sta tutto nella capacità di ognuno di rialzarsi dopo le cadute. Il duro lavoro ripaga sempre. Se sei appassionato e ami questo sport sarà più facile avere successo. Stare umili, lavorare duro e sarà tutto più facile. Sto studiando molto l'italiano e spero di dimostrarlo presto in altre interviste. A casa ho una bimba molto piccola e amo passare il tempo con mia figlia. È bello".
Sul suo trasferimento al Torino
—"Ho parlato con Davide Vagnati per tante settimane di fila. Mi ha fatto capire quanto mi volesse qui a Torino. La situazione qui è perfetta per quanto volessi a questo punto della mia carriera. Mi ha poi messo in contatto con il Mister con cui ho parlato per diverse settimane. Il suo pensiero era perfettamente in linea con quanto volessi come persona e come calciatore. Ci siamo trovati. È stata una scelta facilissima, sono sincero. Ne sono ancora più convinto dopo che ho visto il calore dei tifosi qui. Per questo li ringrazio tanto. Ci sono tantissimi posti belli in città: Piazza San Carlo è bellissima, Palazzo Reale, Piazza Castello. Camminando in centro città si possono trovare tantissimi luoghi da visitare".
Sulla foto di squadra
"Non so come mai, forse i miei compagni sono molto concentrati sulla partita. Anche io ovviamente. Ma è una foto, bisogna sorridere ed essere felici, giusto?"
Sugli scozzesi in Serie A
—"Credo sia una coincidenza, ho parlato con Billy Gilmour prima che arrivasse a Napoli ed era entusiasta. Ci sono già tanti giocatori scozzesi come Lewis Ferguson, capitano del Bologna. Liam Henderson che abbiamo affrontato con l'Empoli. Il calcio sta crescendo molto in Italia. Tanti calciatori britannici stanno arrivando qui e apprezzano questo paese".
Il saluto ai tifosi
—"Ciao tifosi del Torino, ci vediamo presto allo stadio!"
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