Re Ciro contro l'Udinese ha segnato il 21esimo gol eguagliando due miti come Pulici e Graziani e lo stadio alla sua uscita dal campo, intorno al 70' , è stato tutto per lui. Una vera standing ovation, un tributo per questo giovane ragazzo napoletano ormai consacratosi al grande calcio. Tutti in piedi ad applaudirlo. E' una stagione meravigliosa per il capocannoniere granata e italiano come lo è il campionato di questo Toro, tornato grande grazie ad una crescita costante di squadra ed alla perseveranza di Giampiero Ventura e del suo credo calcistico.
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Che grande Toro, che grande vittoria!
Con questo allenatore il Toro sta vivendo la sua vera rinascita dopo tanti campionati bui. Il sesto posto in classifica rende omaggio a tutti i giocatori dell'organico granata, nessuno escluso. La vittoria contro l'Udinese è stata l'ennesima riprova della forza del gruppo, una partita perfetta dove nulla è stato concesso all'avversario. Scambi di prima , triangolazioni ad occhi chiusi , ripartenze pungenti e poi grande diga sia in difensiva che a centrocampo. Nessuno spazio è stato concesso ai bianconeri e anche se Cerci oggi non ha segnato, ma ci è andato più volte vicino, onore comunque alla sua crescita professionale che lo ha visto conquistare molti palloni a centrocampo e rincorrere gli avversari anche in difesa.
Si diceva che il Toro non ha un regista. E' vero se si considera il regista come componente del centrocampo sbagliato se invece chi detta i tempi del centrocampo è una sorta di vecchio libero; il Toro quello c'è l'ha eccome ed è Cesare Bovo. La sua prestazione ieri è stata impeccabile sia nella costruzione del gioco che nella fase difensiva , sempre con eleganza e precisione cui va ad aggiungersi anche una pennellata per Immobile al 12' da vero fantasista.
Il Toro contro la squadra allenata da Guidolin non ha sbagliato nulla , nemmeno la gestione dei minuti finali ricevendo alla fine anche i complimenti dell'allenatore friulano che ha fatto tutti gli auguri per questo Toro vista-Europa.
Ma quanto è stato bravo El Kaddouri ! Finalmente un po' di continuità. Dopo la prestazione positiva di Roma, contro la Lazio, si è ripetuto con tanta qualità e quantità condite dal gol che ha dato il via alla vittoria granata. Una rete costruita grazie ad una bella triangolazione con Immobile e tiro secco a insaccarsi tra il palo sinistro e le mani protese di Scuffet. Ma poi tanto lavoro a centrocampo e tante accelerazioni in avanti.
A proposito di accelerazioni, che dire della potenza 'prepotente' messa in opera da Maksimovic nella costruzione del secondo gol granata? Nikola ha letteralmente scavallato la difesa udinese partendo dalla propria difesa, tagliando in due il centrocampo con una sgroppata imperiosa fino a dare un assist al bacio per il 21esimo gol di Re Ciro.
Ma potremmo e dovremmo raccontare dei recuperi di Moretti e della sua incornata che ha fatto gridare al gol o del sempre importante Darmian, del gladiatore Glik. Nessuno ha sbagliato ieri e se qualcuno può pensare che l'Udinese fosse scesa in campo demotivata sbaglia di grosso: è stato il Toro grande rendendo l'Udinese piccola!
Oggi come oggi è giusto mirare ad aprire le porte dell'Europa. Giocatori, Società e tifosi lo meritano. Ci sono ancora tre partite da giocare e il Toro può giocarsele con la massima serenità tenendo presente che questo non era di sicuro l'obiettivo di inizio stagione. E' più che giusto adesso però andare fino in fiondo al massimo delle possibilità ma anche se non arrivasse la chiamata europea può esserci solo una parola per questo Toro tornato grande: grazie e onore a te!
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