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Non è stata un’amichevole, ma un impegno ufficiale, l’apertura della stagione agonistica per il Torino. E’ vero che i ritmi, giocoforza (è il 9 Agosto), per lunghi tratti non sono stati molto...
"Non è stata un’amichevole, ma un impegno ufficiale, l’apertura della stagione agonistica per il Torino. E’ vero che i ritmi, giocoforza (è il 9 Agosto), per lunghi tratti non sono stati molto diversi da quelli di una partita da ritiro estivo; ma di certo, Colantuono ha dato e colto segnali importanti. Dato, perché ha messo in campo la formazione che ritiene essere la migliore, senza più esperimenti di alcun tipo; colto, perché le risposte fornite dai giocatori sono state in alcuni casi piuttosto nette.Vediamo chi ha dimostrato di essere già in forma, e chi meno.
"Stato di forma buono. Di Michele senz’altro è in grande spolvero. Il momento della stagione aiuta i brevilinei, come lui, e lui ha fiato anche nel secondo tempo; per non parlare dello spirito, rafforzato forse dalla fascia di capitano affidatagli dall’allenatore, grazie al quale lo si è visto correre, dannarsi e impegnarsi come non mai. Per analoghe questioni (“Io peso 30 kg”, scherza lui), ok pure Gasbarroni. Bene anche Bianchi, e questo -visto il fisico- sorprende già di più: eppure, il bomberone ha anche corso. Rivalta è sembrato già lui, con pregi e difetti, ma scattante e attento; e, alla faccia dei brevilinei, straripante la forma di Ogbonna, che ha spinto da terzino ed è stato muraglia da centrale.
"Stato di forma medio. Più difficile valutare i portieri, Sereni è stato attento ma la sua massa muscolare ha sicuramente necessità di un po’ di lavoro ulteriore per trovare la brillantezza migliore. Discreto Loria in quanto a condizione atletica, giudizio sospeso su Dzemaili (sul quale pesavano forse più elementi psicologici che non fisici) e Loviso (visto poco, anche se le sensazioni sono buone). Ancora un pezzo di strada per raggiungere il top devono farla Abbruscato, specie in quanto a fiato, e Pisano.
"Stato di forma basso. Pratali, peggiore in campo purtroppo per lui, decisamente non è brillante. Leggermente indietro anche Gorobsov, il che un po’ sorprende; l’argentino deve imparare a gestire al meglio i carichi di lavoro. Diana parte bene ma arriva stanco, c’è la corsa ma le gambe sono imballate. Ovviamente, nel gruppo con la “freccina verso il basso” entrano anche alcuni di coloro che non sono scesi in campo, proprio perché infortunati o comunque non in grado: Zanetti, Säumel, mentre Belingheri non preoccupa. Impossibile valutare Rubin.
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