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Ci vuole anche un po’ di… sfortuna

Redazione Toro News

di Arianna Lucania

 

Gli infortunati da inizio stagione non sono stati, e non sono tutt’ora, pochi in questo Torino. In tutti i reparti ci sono stati grandi...

"di Arianna Lucania

"Gli infortunati da inizio stagione non sono stati, e non sono tutt’ora, pochi in questo Torino. In tutti i reparti ci sono stati grandi assenti: Colmbo è purtroppo già al secondo infortunio, Belingheri, ora Coppola, in difesa Loria, poi Gasbarroni…tutto ciò per le cause più disparate: traumi, distorsioni, fratture. Tutto condito con un po’ di sfortuna quindi.

"Questa sfortuna però non è stata del tutto deleteria per la squadra di Colantuono; la rosa di quest’anno, infatti, essendo molto ampia non ha mai permesso al tecnico granata di avere “mancanza” di giocatori da schierare in campo.

"Innanzitutto non si è mai trattato di infortuni di entità grave, quindi il recupero bene o male è sempre stato abbastanza veloce. E poi, queste assenze, hanno imposto un turnover forzato che non ha fatto male al Toro,anzi.

"In questo modo tutta la rosa ha avuto la possibilità di fare la propria entrata in campo, e in fondo, ci sono state anche delle piacevoli sorprese. Un esempio?Probabilmente il giovane Bottone non avrebbe trovato molto spazio se Coppola fosse sempre stato in perfetta forma.Ora invece Colantuono sa di avere un altro giocatore su cui fare affidamento.

"Stessa cosa nel caso Belingheri: con l’uscita di Gasbarroni per lui è stato più facile entrare nel gruppo, e ora il tecnico granata potrà decidere tra due diversi schemi di gioco avendo a disposizione due giocatori profondamente diversi.

"Questo turnover forzato potrebbe quindi aver dato via ad un turnover volontario, che consentirà al Torino di modificarsi ogni volta che vorrà. In fondo la sovrabbondanza non ha mai fatto male a nessuno.