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di Andrea Ferrini
Un “indesiderato” in meno. Non è bello definire in tal modo due giocatori come Gasbarroni e Gorobsov che, possono piacere o meno, non hanno mai creato problemi...
di Andrea Ferrini
Un “indesiderato” in meno. Non è bello definire in tal modo due giocatori come Gasbarroni e Gorobsov che, possono piacere o meno, non hanno mai creato problemi all’interno della squadra. La loro colpa è “solo” quella di non rientrare, per il momento, nei piani della società e del mister.
Il giovane argentino si è accasato proprio ieri al Timisoara, squadra rumena retrocessa di recente in Liga II a causa di alcuni debiti insoluti, dove rimarrà in prestito per un anno. Dopo il pasticciaccio di fine mercato causato dal Vicenza (che vi abbiamo riassunto in questo articolo) al giocatore si prospettavano due vie: qualche mese da emarginato, in attesa del mercato di gennaio, oppure il calcio estero. È andata in porto, buon per lui e per il Toro, la seconda possibilità.
La faccenda ricorda, per certi tratti, quella di Stevanovic, esiliato per 6 mesi in Canada. Se il risultato è quello di riavere un giocatore completamente rigenerato nella testa e nell’atteggiamento, com’è successo ad Alen, ben venga. La speranza è che Goro ritrovi se stesso, la voglia di crescere e di stupire. Nelle sue poche apparizioni dell’era Colantuono aveva mostrato alcuni buoni numeri, una discreta fisicità, un ottimo tiro racchiusi in un involucro ancora grezzo e inesperto.
Ora Nicolas è di fronte all’esame della maturità: o svolta e tra un anno ritorna a Torino con la testa di un professionista vero, ansioso di dimostrare che i granata non si sbagliavano a puntare su di lui, oppure rimrrà uno dei tanti incompiuti transitati sotto la Mole.
(Foto: M. Dreosti)
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