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di Gianluca Sacchetto
Due anni fa c’erano Comotto e Motta, nel campionato passato Colombo e Rivalta, oggi D’Ambrosio. In ogni stagione il Torino ha cambiato gli interpreti...
"di Gianluca Sacchetto
"Due anni fa c’erano Comotto e Motta, nel campionato passato Colombo e Rivalta, oggi D’Ambrosio. In ogni stagione il Torino ha cambiato gli interpreti sulla fascia destra, spesso per questioni non propriamente tecniche o tattiche ma, ovviamente, a discapito della continuità. Nel mercato di gennaio l’arrivo di D’Ambrosio aveva ridato fiducia a tutto l’ambiente, in una posizione del campo molto delicata. Il terzino napoletano si era inserito benissimo, dimostrandosi uno tra i volti più positivi tra i nuovi arrivati. Corsa, dinamismo, spinta, ma al tempo stesso anche buone doti difensive.
"L’unica pecca di Petrachi? Le scelta di non affiancargli un altro giocatore, per permettergli di rifiatare. Oggi come oggi, infatti, D’Ambrosio ne avrebbe una gran necessità. Da quando è arrivato dalla Juve Stabia, nel mercato di gennaio, è stato praticamente sempre schierato titolare da Colantuono. E ora il terzino classe ’88 paga tutte queste partite consecutive. Contro il Lecce è mancata la sua spinta sul versante destro e anche in fase difensiva spesso ha patito la freschezza fisica avversaria.
"Il problema per Colantuono è, quindi, quello di capire cosa fare. Se lasciarlo in panchina contro il Piacenza per riaverlo in buone condizioni sabato con il Cesena oppure puntare ancora su di lui. L’alternativa sarebbe Rivalta, che terzino non è. L’abbiamo sempre sostenuto noi, lo ha anche sottolineato la scorsa settimana il suo procuratore Bonetto. Ma il tecnico granata non ha davvero molte alternative.
"(foto: M. Dreosti)
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