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Esordire in serie B a sedici anni non è cosa da poco; Giuseppe Colucci è stato uno degli “ènfant terrible” (è nato il 24 agosto 1980), lanciati nella mischia in età ancora...
"Esordire in serie B a sedici anni non è cosa da poco; Giuseppe Colucci è stato uno degli “ènfant terrible” (è nato il 24 agosto 1980), lanciati nella mischia in età ancora adolescenziale. Fece il suo esordio nella cadetteria con il Foggia e rimase con la squadra della sua città per altre due stagioni: la prima nella serie cadetta (16 presenze ed una rete), la seconda in C1 (22 incontri disputati). Tra lo stupore generale, vuoi per la sua giovane età vuoi per la piccola società in cui militava, fu messo sotto contratto nell'estate del 1999 dai francesi del Bordeaux, equipe della Ligue 1 che lottava per la vetta della classifica. L'esperienza in Francia si rivelò molto negativa e Colucci non scese mai in campo. In compenso, chiusa l’esperienza francese, disputò con continuità varie stagioni in serie A con Hellas Verona, Modena, Brescia e soprattutto Reggina, dove impressionò in molto nella stagione 2004-2005 con 5 reti in 30 incontri.Dopo quella buona annata venne acquistato dal Livorno di Donadoni (al quale subentrò poi Mazzone), dove ha conteso il posto da titolare a Raffaele Palladino in base alla tattica scelta dall'allenatore: con il 4-3-1-2 gioca Colucci, ma con il 4-4-2 Palladino ha molte più chances di scendere in campo. Finirà la stagione con 24 gettoni accumulati in campionato ed una rete, senza però trovare quella continuità espressa al “Granillo”.Nell’estate del 2006 viene acquistato dal Catania in comproprietà con il Verona, che detiene tuttora l’altra metà del cartellino. Sotto l’Etna, Colucci torna protagonista. Nelle prime 5 partite, delle quali 4 da titolare, segna due reti decisive contro la Lazio al “Cibali”e viene spesso schierato come ala, anche se nella sua carriera è stato sempre più utilizzato da interno con spiccate qualità offensive.E’ uno dei migliori contropiedisti in circolazione, dotato di un ottimo tiro da fuori; dato che il Toro fin ora ha subito molto le ripartenze (mai dimenticare i contropiedi assassini della Lazio e la perfetta combinazione Santana – Donadel – Jorgensen di mercoledì sera), bisognerà tenerlo veramente d’occhio.
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