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"Una carriera legato a doppio filo al Torino. Così si può riassumere il rapporto tra il Toro e Antonio Comi, che il 1° settembre ha rinnovato il suo contratto da direttore generale del Torino sino al 30 giugno 2022. Comi è cresciuto nelle giovanili granata e poi ha militato tra le fila del Torino sino al 1989. E' stato ceduto alla Roma, e ha disputato cinque stagioni nella Capitale. Solo un anno con il Como prima di appendere gli scarpini al chiodo.
"LA CARRIERA - Dopo il ritiro decide di mettersi dietro alla scrivania: qualche anno di apprendistato e il ritorno al Torino nel 2001, nella veste di dirigente del settore giovanile. Prima come coordinatore tecnico e poi come responsabile, dal 2003. Dopo il fallimento del 2005 continua a rivestire lo stesso incarico anche con l'arrivo di Urbano Cairo. Nel 2012, infine, viene promosso a direttore generale della società granata. Comi è quindi uno dei pochi dirigenti dell'era Cairo, come anche il direttore operativo Alberto Barile, che è sempre stato presente nei 15 anni di presidenza dell'imprenditore alessandrino.
"LA FIDUCIA - Il presidente Cairo in più occasioni ha rimarcato l'importanza e la strategia di far crescere le persone all'interno delle proprie aziende. Nel Torino ha applicato ciò con Comi e Barile che sono tra i suoi principali consiglieri e, nonostante nel tempo siano cambiate diverse figure tra allenatori e direttori sportivi, i due restano due punti di riferimento all'interno del club anche perché hanno vissuto i 15 anni di presidenza Cairo a 360° e conoscono molto bene l'ambiente granata. Soprattutto Comi, dall'alto dei suoi quarant'anni di Toro.
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