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Contro la Lazio il difensore, scuola Toro fin da piccino, ha fatto 101 presenze in maglia granata, il risultato non ha permesso di festeggiare, bensì di imprecare. Tuttavia Gianluca ha l'aria apparentemente tranquilla, di colui che sa...
Contro la Lazio il difensore, scuola Toro fin da piccino, ha fatto 101 presenze in maglia granata, il risultato non ha permesso di festeggiare, bensì di imprecare. Tuttavia Gianluca ha l'aria apparentemente tranquilla, di colui che sa che la situazione non è disastrosa.
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"Come uscire da questo periodo negativo?
"“E' una domanda da cento milioni di dollari. Noi dall'interno non stiamo vedendo delle cose negative, ancora non abbiamo avuto tempo di lavorare sul campo come si deve, così come trovare il giusto equilibrio mentale. C'è molto da lavorare, ma non sono pessimista. Il primo tempo contro la Lazio non è andato male, così come siamo andati bene contro la Reggina”.
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"Gli schemi di Zaccheroni sono difficili da assimilare?
"“No, non è una questione di modulo. Dobbiamo solo cercare di assimilarci tutti, soprattuto i nuovi. E' chiaro ci sono dei meccanismi da sistemare e ci vuole del tempo”.
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"Lei ha già vissuto periodi difficili al Toro, ad esempio quando è stato esonerato Camolese. Intravede gli stessi problemi di allora?
"“Assolutamente, adesso è completamente diverso. Se hai una dirigenza che opera bene, che è presente, con la gente che ti segue, le cose si aggiustano. All'epoca di Camolese la situazione ambientale non era delle migliori. Ora occorre fare punti, ma sono certo che arriveranno, ci sono altre squadre che non sono migliori di noi, non bisogna fare drammi. Ad esempio domenica mi sono sentito distrutto dopo la debacle contro la Lazio, ma da lunedì ho ripreso fiducia che le cose cambieranno anche per noi”.
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"Zaccheroni è un mister troppo complicato da capire?
"“No, anche perchè lui si è adeguato a noi e non il contrario. Ognuno fa quello che sa fare e ha sempre fatto, Zac ci dà indicazioni semplici e precise. Diciamo che siamo un po' indietro con la preparazione”.
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"Il vostro è principalmente un problema mentale?
"“L'ottanta per cento della nostra forza sta nella testa, con cui si può sopperire alla precarietà fisica, se mentalmente non si è a posto anche le gambe sembrano più pesanti. Ci manca un po' il morale, in altre circostanze quando siamo andati in svantaggio siamo riusciti a rimontare, contro la Lazioci è mancata la giusta reazione. Non deve più accadere”.
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"Non vi sentite un po' disorientati?
"“Non mi sembra, non vedo degli errori così clamorosi da parte nostra. Dobbiamo cambiare mentalità, riconoscere che siamo una neopromossa, che ci può anche stare di andare in svantaggio contro la Lazio in casa, c'è troppa voglia di vincere e questo a volte può essere pericoloso”.
"“Il metodo migliore per ripartire è guardarsi dentro, ci sono giocatori con determinate caratteristiche da Toro che possono aiutare gli altri ad ottenerle. E' vero ci si aspettava di più, ma anche la Fiorentina ha avuto gli stessi problemi quando è tornata in A, con giocatori nuovi, infatti ha faticato per salvarsi”.
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"Sono ormai due mesi che il Toro è in affanno, già ad agosto, come si spiega?
"“Il nostro guaio principale è che si segna poco, ma non è colpa degli attaccanti, i quali devono essere aiutati a fare gol, bisogna metterli nelle giuste condizioni”.
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"Da parte sua, dovendo praticamente correre per tutta la fascia, non trova che fa fatica in fase difensiva?
"“Sono abituato a giostrare su tutta la fascia, adesso tutti i singoli hanno delle difficoltà, non essendoci ancora un gioco di squadra collaudato. Ad ogni modo è giusto che anch'io aiuti in fase di impostazione”.
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"E' d'accordo con Zaccheroni che vuole a tutti i costi accorciare la squadra?
"“Con il gioco sempre più aggressivo che si attua in Italia è necessario giocare così, se non ci si manovra con le palle alte si viene penalizzati”.
"Non trova che manca un vero leader nella squadra?
"“In effetti al momento non c'è, abbiamo dei giocatori carismatici a centrocampo, De Ascentis e Barone possono ambire a questo ruolo, al momento ci manca un po' di fiducia e tranquillità per imporci. Dobbiamo fare risultato”.
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"Cosa si sente di dire ai tifosi che vi hanno incitato fino al terzo gol della Lazio?
"“Si chiede pazienza, è chiaro che ci sentiamo noi stessi in difficoltà, perchè non credevamo di avere tutte queste difficoltà. Ma essere distruttivi adesso non serve, i fischi non ce li toglie nessuno se ce li meritiamo, è giusto così. Però per fortuna l'ambiente è diverso da prima e la presidenza è presente e sta facendo bene”.
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"Zaccheroni lo ascoltate solo o qualche volte intervenite anche voi?
"“All'inizio lo ascoltavamo, adesso qualche volta interveniamo anche noi a dire la nostra. E' più costruttivo lo scambio di idee. Certo per Zac è un momento difficile, nelle sue precedenti esperienze non aveva mai vissuto un momento come questo”.
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