toro

”Complotto? L’ha detto Abodi…”

Stefano Rosso

Con quasi un'ora di ritardo il tecnico Giampiero Ventura si presenta ai microfoni dei giornalisti in una sala stampa che si è via via svuotata di giornalisti, infastiditi dal ritardo non comunicato che li ha portati ad attendere la fine...

Con quasi un'ora di ritardo il tecnico Giampiero Ventura si presenta ai microfoni dei giornalisti in una sala stampa che si è via via svuotata di giornalisti, infastiditi dal ritardo non comunicato che li ha portati ad attendere la fine della seduta di rifinitura a porte chiuse fuori dai cancelli della Sisport.

L'allenatore genovese si presenta subito scusandosi perchè il ritardo dovuto al tempo tecnico necessario a pulire il campo. Inizia subito dando i convocati, o meglio, i non convocati: ''Partiremi in 22 per domani: non ci saranno Verdi, Ebagua, Pagano, Suciu, Gomis e Guberti''.

Tuttavia non si sbilancia sulla formazione: ''Dobbiamo ancora vedere chi si è ripreso e capire come gioca il Vicenza, che ancora non l'abbiamo visto. Sicuramente in campo, tra Brescia e Vicenza, vedremo in campo giocatori che hanno avuto minutaggi inferiori in quest'ultimo periodo come Glik, D'Ambrosio o Zavagno''.

Sui nuovi acquisti sorge spontanea la domanda sull'impiego di Pasquato: ''Non conosce ancora i nomi dei compagni, non ha ancora senso farlo giocare: è appena arrivato, non conosce il gioco che facciamo, c'è bisogno ancora di un poco di tempo - e, aggiunge con un pizzico di maliziosità - poi a Torino se lui dovesse entrare in campo e toppare la prima partita, anche se e giovane e nuovo, viene bollato come 'scarso' ed diventa da rimandare da dove è venuto''.

Sul mercato invece? Si giocherà di nuovo in chiusura di mercato così come era successo ad agosto contro il Cittadella: ''Il mercato viene fatto dalle società ma anche dagli interessati, sono altri addetti che se ne occupano per cui noi non ce ne preoccupiamo: posso dirvi che Pagano è già venuto a salutarmi, non sa ancora dove andrà, ma sicuramente andrà via''.

Pochi minuti per lui durante tutta la stagione? ''Si, il ragazzo è venuto a parlarmi e chiedermi ed io gli ho risposto sinceramente: Pagano ha bisogno di giocare, non importa dove, ma deve stare in campo e fare minuti. Ha subito un intervento importante, passato un periodo lunghissimo di riabilitazione lontano dal campo e adesso stava andando un po' in depressione: lo reputo un ottimo giocatore e se in questo finale di stagione riuscirà, giocando con continuità, a riprendersi a giugno il Torino avrà un ottimo giocatore''.

Un commento su quello che è stato finora il mercato del Torino, Meggiorini e Pasquato? ''A parer mio aver comprato un attaccante così, con le sue caratteristiche, di 25 anni a quel prezzo secondo me è stato un ottimo investimento soprattutto in prospettiva serie A. Se poi dovesse arrivare anche Masiello, anche lui sarà una pedina importante per l'anno prossimo: un giocatore che valeva 3-4 milioni di euro e che adesso il Torino sta cercando di prendere. Il discorso Pasquato è altro, è arrivato così e può essere utile, basta. Stiamo presentando la partita contro il Vicenza: domani Cristian non andrà neanche in panchina, però parliamo della partita, non è un ragazzino di 20 anni che cambia le sorti di una squadra''.

Il discorso, seguendo l'invito del tecnico che - come di consueto - stempera i toni raccontando un aneddoto sull'utilizzo di Totti da parte dell'allora ct azzurro Zoff criticato dal giornalista Tosatti, si sposta sulla partita di domani: Rolando Bianchi? Se domani non giocherà di nuovo sarà crisi? ''Assolutamente no - la risposta categorica di Ventura. Sta vivendo un periodo di crisi, come può essere naturale, ma più la pressione sale attorno a lui e più se ne parla riportandone l'accento sopra è chiaro che diventa ancora più difficile per lui. A Varese è entrato a partita quasi finita, per le condizioni del campo non si poteva più giocare, ma lui è stato molto positivo: segno che si sta riaccendendo la fiammella. Quando di nuovo si sentirà di poter tornare ad essere protagonista me lo verrà a dire e allora lo rimetterò subito in campo: è il capitano del Torino e lo rimarrà''.

''Gli allenamenti a porte chiuse - racconta poi lo stesso tecnico - sono dovuto semplicemente al fatto che tutte le domeniche, non so come, le altre squadre sanno perfettamente come giochiamo. A Varese le punizioni, prima ancora che noi potessimo batterle, loro si erano già schierati per seguire i nostri movimenti: non so come fosse possibile, ma era così. Io però vorrei sempre avere i tifosi veri, quelli che di solito si accalcano davanti ai cancelli ad aspettare al freddo: faccio una battuta, ma vorrei la tessera del tifoso per queste cose così che all'ingresso possano entrare veramente i tifosi e basta''.

Che Vicenza sarà domani? ''Per come conosco Cagni, un allenatore che reputo 'cazzuto', posso aspettarmi una squadra che venga a prenderci sin nella nostra metà campo: è l'unica squadra che ha messo in crisi anche il Pescara, andandoli ad aggredire sin al limite dell'area''.

''Il modulo tattico esalta i giocatori? - chiosa Ventura parlando di 4-2-4 o 4-3-3 - Basta vedere l'annata a Bari due anni fa: a fine stagione 9 giocatori su 11 erano richiesti da tutt'Italia, non per un modulo o per l'altro ma perchè questi erano stati la vetrina per farli vedere. I giocatori, però, rimangono loro, con le proprie caratteristiche e le proprie capacità''.

Sull'argomento gol il tecnico racconta: ''Contro il Varese se il primo tempo fosse finito 2-0 per noi, rigore a parte, non ci sarebbe stato nulla da dire: non abbiamo concesso un solo tiro, un solo cross, nulla.. ed abbiamo costruito alcune palle gol. Col Cittadella idem: abbiamo costruito una dozzina di occasioni nitide dal gol eppure ne abbiamo messa una sola. Se andiamo a guardare le altre squadra, come il Brescia ad esempio, le sono bastati due tiri per fare due reti incredibili: succede. Ma senza parlare di altre squadre si può semplicemente andare a riguardare il nostro passato, ad esempio il gol di Bianchi a Verona: chi l'avrebbe fatto? E' saltato in paradiso, dal limite dell'area, ha preso un pallone incredibile e l'ha messo nell'angolino. Un giocatore un giorno mi fa un gol così e un altro giorno, col Pescara, una palla che stava entrando in porta da sola, senza il portiere, è andato addirittura a toglierla, come mai? Capita, noi dobbiamo solo essere bravi e pronti a mettere sempre i giocatori in condizione di rendere al meglio, al massimo''.

Ultima battuta, prima di concludere, sugli errori arbitrali: ''Oggi sono uscite dichiarazioni di Abodi, il presidente di Lega, che ammette che contro il Varese era rigore palese, ma sostiene che non sia il caso di parlare di 'complotto'? Ma chi ha mai parlato di complotti? Petrachi al massimo ha citato errori arbitrali palesi, ma la parola 'complotto' l'ha tirata fuori Abodi...''