Il Torino visto contro l’Atalanta è sicuramente una squadra che non rinuncia a giocare e non si arrende mai. La rimonta, sotto di tre gol, è qualcosa di importante soprattutto dal punto di vista del morale e fa sicuramente crescere l’autostima nei giocatori. Addirittura si è anche sfiorata la vittoria nel finale con la punizione di Verdi . È un punto prezioso visto che dopo 20 minuti la partita sembrava già conclusa con una sonante sconfitta. Invece c’è stata una forza di reazione importante anche se l’Atalanta ci ha messo molto del suo quando in vantaggio per 3 a 0 ha iniziato a giocare con troppa sufficienza, perdendo molti palloni in fase di possesso palla che hanno permesso al Toro di respirare e fare anche delle ripartenze importanti. I gol di Belotti e di Bremer sono figli di una squadra che in attacco si è mossa bene rendendosi sempre pericolosa. Anche prima del gol del “Gallo” il Toro è sembrato sempre che potesse far male alla difesa nerazzurra, e così poi è stato. Poi la mossa di Nicola di mettere nel finale un Toro tutto votato all’attacco con l’entrata di Verdi e Bonazzoli ha portato il frutto del pareggio, meritatissimo.
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Con Nicola è un Toro da rimonta
Controcorrente / Granata bravi a pareggiare dopo venti minuti in balia del vento atalantino
Adesso veniamo alle note dolenti. Non è possibile, anche contro una squadra forte come l’Atalanta incassare in soli 20 minuti be tre gol da azioni manovrate. La corsia di sinistra occupata da Bremer e Murru è stata praticamente sempre saltata dal duo Gosens-Ilicic tant’è che i due gol su tre sono nati da quella parte. Poi il gol di Muriel ha condensato tutta la fragilità di una difesa andata subito in apnea. Ed è strano perché poi dopo aver subito il terzo gol i vari Izzo, Nkoulou e Bremer sono diventati poi invalicabili, giocando spesso d’anticipo. D'altronde per tutto il secondo tempo, eccezion fatta per il tiro di Miranchuk che è andato a sbattere sul palo, l’Atalanta non ha mai fatto tiri verso Sirigu. C’è sicuramente da lavorare sull’approccio alla partita che è stato davvero devastante in negativo per i granata. Anche il centrocampo era sempre scavalcato dalla velocità del gioco degli uomini di Gasperini e Mandragora come Lukic sono andati in tilt in quei fatidici 20 minuti. Tutto sommato poi il nuovo acquisto granata non ha fatto grandi cose però ha tenuto bene il campo e sul gol di Bremer ha preso anche una traversa-palo che avrebbe meritato maggior fortuna.
Una partita che ha visto Belotti raggiungere l’11° gol in campionato ma va visto e apprezzato il bel gesto sportivo del capitano granata quando al 34’ cade nei pressi dell’area nerazzurra mentre è rincorso da Romero. L’arbitro indica il fallo e l’ammonizione per il difensore atalantino mentre Belotti ancora a terra gli fa cenno con la mano di no, poi parla ancora con il direttore di gara, facendogli cambiare idea togliendo la punizione e anche l’ammonizione. Palla quindi scodellata con i granata che la restituiscono ai nerazzurri e si era sul 3 a 0 per l’Atalanta. Da sottolineare la prestazione di Singo per quanto riguarda la fase di attacco con lo splendido tiro di esterno destro che è andato a incocciare sulla traversa, un gesto tecnico da campione. Meno bene invece il 17 granata sulla mediana esterna dove ha regalato un paio di palloni per due ripartenze per l’Atalanta davvero pericolose. Tutto sommato nell’arco dei 94 minuti il Toro ha fatto la prestazione che doveva fare, ma occhio a questi approcci negativi alla partita perché non sempre si trovano squadre che hanno delle eclissi totali come si è verificato sabato a Bergamo e ti danno la possibilità di rimontare tre gol. Il pareggio, anche se positivo, non smuove più di tanto la classifica ed è chiaro che per salvarsi anche un Toro combattivo come quello visto contro l’Atalanta deve iniziare a vincere.
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