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Conferenza Cairo-tifosi

Redazione Toro News

"Se vogliamo parlare del nostro incontro con il coordinamento, con i club etc, allora invito anche i rappresentanti". Così esordice, presso la Conference Room del centro Sisport, Urbano Cairo.
Cosa vi siete...

""Se vogliamo parlare del nostro incontro con il coordinamento, con i club etc, allora invito anche i rappresentanti". Così esordice, presso la Conference Room del centro Sisport, Urbano Cairo.Cosa vi siete detti? Risponde Ottavio Sessa. "Noi avevamo mandato, non noi come cctc ma un gran numero di tifosi (perchè la lettera è stata preparata da tanti), un documento firmato da 1200 persone, individuabili, firmate, e da 32 club per circa 5600 rappresentati. Chiedevamo un incontro al presidente al fine di potergli proporre una serie di problemi che sono riportati nella lettera e che credo tutti conosciate, per affrontate i problemi sia della tifoseria che per dare una svolta all'andamento della squadra, difficile, per le grosse difficoltà in cui versavano -sinceramente- entrambe. Era necessario trovare un modo per ricompattarsi, cosa finora non possibile perchè alla precedenti richieste di incontro non c'era stato risconto. Abbiamo deciso di non dare peso al passato, per guardare al futuro. Analizzati oggi una parte dei punti, che dal nostro punto di vista erano quelli che è possibile affrontare in tempi brevi. Il primo punto, biglietti omaggi, vede l'impegno categorico del presidente a risolverlo, con nostro grande piacere". Cairo: "Preciso che non lo sapevo". Continua la spiegazione: "Biglietti omaggio finivano nelle ani dei bagarini. Abbiamo chiesto al presidente di prendere atto del problema, e abbiamo ricevuto l'impegno da parte sua di risolverlo. Altro problema era quello dei Tori Seduti, i tifosi diversamente abili, anche di ciò il presidente ha ammesso di non essere del tutto a conoscenza". Cairo: "Anche se noi, rispetto ad altri, facciamo già qualcosa di importante: biglietti per gli accompagnatori, sezione del sito ufficiale, ascensori che ora funzionano; c'è un problema legato ai servizi igienici dello stadio, le persone non diversamente abili non dovrebbero poter accedere ai servizi riservati. Il presidente dei Tori Seduti, Sabadini, redigerà un documentino, che io sottoscriverò".

"Parla Massimo Mussano: "Per quanto a campagna abbonamenti aperta sia difficile trovare un compromesso, il presidente ha promesso di impegnarsi perchè i progetti che sono attivi in altre piazze possano essere realizzati anche a Torino. Quest'anno, purtroppo, avremo spesso numeri bassi negli spettatori. La nostra idea era creare iniziative non estemporanee perchè i giovani tifosi del Toro, che sono sempre meno, possano provare cosa vuol dire venire a vedere il Toro. Agevolazioni agli under 14 che andranno istituzionalizzate". Cairo: "Cosa che abbiamo fatto comunque più volte durante il campionato". I tifosi: "Individuare uno spazio specifico nello stadio, o seguire iniziative come quelle del Genoa, o della Lazio che ha abbonato tremila ragazzini a dieci euro; mentre i rossoblù hanno una gradinata riservata ai bambini, la riempiono sempre con mille piccoli tifosi, che ricevono merenda e assistenza".Ottavio: "Altri due passaggi importanti: è stato chiesto al presidente di assumere un ruolo più incisivo per tutto quanto riguarda il Filadelfia, è stato chiesto al Torino FC di superare il ruolo di uno dei tanti partecipanti al Tavolo per il Fila, per arrivare ad una svolta fondamentale per il rilancio sia del Toro che della tifoseria. Altra richiesta, costituire una figura in società che abbia sia le competenze che le capacità (e il potere con il club) di potersi rapportare con i tifosi in modo da poterne accogliere le istanze, che sia interfaccia anche con un certo potere decisionale sull'ordinaria amministrazione, senza passare da tanti meccanismi che, per ammissione del presidente, non hanno funzionato fino ad oggi. Il presidente si è preso l'incontro di un futuro incontro, a metà Settembre, e che poi diventeranno periodici".Massimo: "Il clima è stato di collaborazione, da parte della società e da parte nostra, di scambio anche acceso ma di collaborazione con persone che non avevano in un certo senso firmato la lettera all'inizio ma che si sono presentare, hanno accettato il confronto e gli argomenti, quindi un incontro costruttivo che ci si augura possa avere un seguito". Ottavio Sessa: "Oggi abbiamo affrontato problemi che potessero avere soluzione in tempi brevi, in futuro ne vedremo degli altri". I rappresentanti dei tifosi si defilano e lasciano ora spazio alla seconda parte della conferenza.

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"Riguardo alla brutta accoglienza riservata alla squadra: "Non dimentichiamo che siamo retrocessi, era la prima occasione per la gente per manifestare il proprio disappunto, l'ha fatto, la capisco", ammette il pres. "La gente ha questo tipo di reazioni, succede dappertutto, quando retrocedi hai sempre torto, io credo. Non facciamo drammi, ma è quello che ci siamo meritati". Cairo rimane? "Non ho perso la passione, ho cominciato 4 anni fa quando dal punto di vista gestionale di calcio sapevo poco; mi sono buttato in questa avventura con tantissima passione, per fare qualcosa di positivo. Ho sempre fatto tutto in buona fede per il bene del Toro, a volte ho esagerato facendo cose anche per troppo amore, per compiacere anche i tifosi in certe scelte fatte in passato per giocatori, alcune scelte andate bene altre no; gli errori li fanno tutti, anche chi oggi è molto bravo, io al proposito cito sempre l'Udinese che ha avuto anni travagliati nei primi anni dei Pozzo, mentre oggi fanno benissimo. Ci vuole purtroppo del tempo, bisogna imparare il mestiere. Mi rendo conto che i tifosi del Toro, al mio arrivo, provenissero da anni di sofferenze, avevano già problemi sul tappeto, squadra, Fila, li capisco; io faccio quello che posso, con il mio fatturato che è infinitamente più piccolo rispetto ad altre squadre. Anche all'estero è così, in Inghilterra vince sempre il Manchester United, in Spagna sempre le solte due, il Toro ha vinto l'ultimo scudetto 33 anni fa, era un calcio diverso e non c'è nessuno che abbia la possibilità di ribaltare queste regole. Io non sono abbastanza ricco da fare le campagne acquisti del Real Madrid o anche solo del Napoli. Non sono uno sceicco o un petroliere russo, sono un imprenditore con delle risorse che però sono limitate. Chiaro, il Torino non è mio per l'eternità, se uno è molto più forte e più bravo di me io non dico di no per partito preso; nessuno finora si è fatto avanti, io esaminerei la cosa se succedesse, non è una cosa che voglio fare ma non voglio porre limiti a nulla".

"Prosegue a parlare il presidente: "Quando ho fatto la nuova campagna pubblicitaria era per dire che io non mollo, era "io sono qui con voi". La Serie B costa, costa molto, la nostra situazione economica in questo momento con costi e ricavi (considerando Rosina) ci vede sotto di 14,5 milioni, ma io sono ben felice di poter procedere, non mi tiro indietro, ma certo non voglio essere io la palla al piede del Toro. Non c'è niente di diverso, la mia posizione è quella di un anno fa. La contestazione non fa piacere, la capisco, quando retrocedi hai tutti i torti".Mercato? "Io non me ne occupo più. Foschi ha in mano tutto, in entrata e in uscita, e al 99% quel che mi propone, io faccio. Ha risorse per fare, se non ha fatto è perchè non ha ritenuto di fare, al momento. E' al telefono costantemente, quando è a Milano vede tutto il mondo calcistico, io ho delegato a lui".

""Il mercato è difficile -prosegue Cairo-, il più difficile degli ultimi 20 anni. Tutti vendono, dal Milan alla Fiorentina. Tempo? Ce n'è fino al 31 Agosto, quindi il ds sta lavorando per colmare le lacune che ci fossero il più presto possibile". Il presidente si pronunci su Dzemaili, mentre di Rubin dice "non è mai stato trattato con nessuno, magari ce l'hanno chiesto ma non è stato trattato. Lo svizzero, vorrei tenerlo, l'ho detto spesso, ma lui dovrebbe avere almeno la motivazione che ho io. Ma nel dettaglio non entro, di mercato non parlo".Rubin? "Ha commesso una grande leggerezza, nessun giocatore dovrebbe mai parlare di ipotesi di trasferimento, non mi ha fatto piacere, è un ragazzino, ha fatto un errore, lo multerò. No, non gli ho parlato oggi".