Confronto Juric-Ultras al Filadelfia: ecco cosa rischia il Torino

Come sottolineato nelle scorse ore su Toro News, la procura della FIGC (Federazione italiana gioco calcio) ha messo nel mirino il confronto avvenuto tra Ivan Juric e gli ultras della Curva Maratona lo scorso 8 novembre.  L'indagine della FIGC è volta a capire se siano state violate le norme federali. Ma cosa prevedono le norme? L'articolo 25 del "Codice di giustizia sportiva. Prevenzione di fatti violenti" al punto numero 9 recita: "Durante le gare o in situazioni collegate allo svolgimento della loro attività, ai tesserati è  fatto divieto di avere interlocuzioni con i sostenitori o di sottostare a manifestazioni e comportamenti degli stessi che costituiscano forme di intimidazione, determinino offesa, denigrazione, insulto per la persona o comunque violino la dignità umana". Proprio per tale ragione la FIGC ha voluto riaprire un caso che, almeno in casa granata, sembrava essere stato archiviato grazie anche alla svolta dal punto di vista dei risultati della squadra di Juric.

Cosa rischia il Torino? La misura prevede un'ammenda di 20mila euro

Cosa rischia il Torino per quanto avvenuto l'8 novembre, due giorni dopo il match contro il Sassuolo? Proseguendo nella lettura dell'articolo 25 punto 9 del codice prima menzionato si evince che vigono le seguenti misure: "Euro 20.000 per violazioni in ambito di Serie A; euro 8.000 per violazioni in ambito di Serie B; euro 4.000 per violazioni in ambito di Lega Pro". Dunque, il Torino rischia un'ammenda di 20mila euro per l'accaduto. Le stesse ammende valgono anche per un ulteriore violazione, quella specificata nel punto 10. Si legge: "Ai tesserati è fatto divieto di avere rapporti con esponenti di gruppi o gruppi di sostenitori che non facciano parte di associazioni convenzionate con le società".

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