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di Edoardo Blandino
Nella classica conferenza prepartita, mister Lerda incontra i cronisti per fare il punto sulla situazione della squadra. Si comincia...
"di Edoardo Blandino
"Nella classica conferenza prepartita, mister Lerda incontra i cronisti per fare il punto sulla situazione della squadra. Si comincia parlando dei convocati: “Manca Belingheri, per questioni di mercato. Sapete che c’è questa possibilità e dunque è stato tenuto fuori. Ogbonna è squalificato, mentre Pratali non sta ancora bene. Di Cesare ha recuperato senza problemi. Anche Obodo manca, ma perché in settimana ha avuto qualche problemino. Durante gli allenamenti abbiamo provato alcune cose nuove, però non so ancora se domani le mostreremo, oppure no. Forse giochiamo come abbiamo fatto fino ad oggi, oppure giochiamo in un modo leggermente diverso. Vedremo”.Il tecnico commenta poi la possibile situazione ambientale, visti anche i recenti sviluppi legati alla questione di Gabionetta: “È un piacere tornare a Crotone. Per me è stata una stagione significativa dove ci siamo tolti parecchie soddisfazioni. Il rapporto che ho costruito dura anche ora e mi sento spesso con il presidente, con la società e con la proprietà. Lì ho trovato un ambiente che mi ha aiutato a crescere e credo anche di aver contribuito in maniera positiva ad una splendida stagione. A Crotone ho conosciuto persone che non sono mai state incivili o poco educate. Per loro il fatto che arrivi il Torino è una festa e non voglio entrare nel merito del discorso di Gabionetta”. A proposito del brasiliano il tecnico granata aggiunge: “Ha bisogno di lavorare, lo sapevamo. Credo che serviranno due o tre settimane per fargli avere una condizione sufficiente. Il giorno dopo che è arrivato ha iniziato un programma specifico”.Parlando poi di Antenucci, si ritorna anche al modulo di gioco per domani: “Antenucci è un attaccante. Può fare la prima o la seconda punta, anche se non ha propriamente il fisico della prima. A Catania si è sempre allenato, ma non avendo giocato con continuità non posso sapere quanti minuti abbia nelle gambe. Lui è più un giocatore da 4-4-2 e in un eventuale modulo 4-2-3-1 lo vedo più come attaccante che come rifinitore”.Lerda poi ritorna sui risultati della squadra dall’inizio del nuovo anno: “Fisicamente stiamo bene, ma quando si perde si tirano sempre in ballo tante cose. Io sono responsabile per lo staff tecnico e so quali sono i pregi ed i difetti della mia squadra. La condizione fisica è importante, ma viene tirata in ballo sempre quando qualcosa non va bene: succede al Toro, succede ai dilettati, succede al Milan, Inter o Real Madrid, ma il problema non è quello”.Quali aspettative ci sono sul match di domani? “Sarà una partita di calcio per noi, come per il Crotone. Sarà una partita importante come tutte le altre. Mi aspetto che la mia squadra riesca a mettere in condizioni i nuovi arrivati di fare bene e di entrare subito a far parte del gruppo. Da questo punto di vista, però, non sono preoccupato”. Si tocca quindi il capito del mercato: “è un Toro che farà altre operazioni solo se saranno legate a situazioni nate all’ultimo. Riteniamo di esserci rinforzati in maniera importante e ora dobbiamo conquistare punti sul campo. Siamo ottimisti, abbiamo fatto una settimana dove abbiamo lavorato nel modo giusto. Non abbiamo avuto intoppi neppure questa mattina. Per domani dovrò valutare anche le condizioni del campo: sono due giorni che piove e quello è un campo insidioso a livello di terreno di gioco. Diciamo che le condizioni atmosferiche potranno incidere sulla formazione e sulla tattica”.Lerda spende poi due parole di incoraggiamento per Corini e per la sua carriera da allenatore appena iniziata: “ Lo conosco poco, ci siamo incrociati, ma non abbiamo mai giocato assieme. Gli faccio in bocca al lupo per la sua carriera. Quando inizi puoi incontrare delle difficoltà, ma tutti mi dicono che è una persona intelligente e sono certo che riuscirà a superare i problemi più rapidamente di altri allenatori. È stato fortunato ed ha scelto bene finendo a Crotone: è una piazza ideale per chi vuole e sa fare del calcio”.Infine il tecnico conclude con una battuta lapidaria, ma estremamente sincera: “Domani conta il risultato, non la prestazione”.
"(Foto: M. Dreosti)
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