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toro
di Edoardo Blandino
L’AlbinoLeffe non era uno degli avversari più temibili in circolazione. Il Toro non ha disputato una delle migliori gare. Il primo tempo insipido ha spinto il pubblico a...
di Edoardo Blandino
L’AlbinoLeffe non era uno degli avversari più temibili in circolazione. Il Toro non ha disputato una delle migliori gare. Il primo tempo insipido ha spinto il pubblico a qualche fischio e a suggerire ai giocatori di mostrare le proprie qualità. Con queste premesse un lettore ignaro del risultato potrebbe pensare ad uno squallido 0-0, eppure il risultato finale ha visto trionfare il Torino. I granata non sono stati brillanti, non hanno messo in mostra azioni spettacolari, non hanno tirato in porta a raffica e non sono riusciti a mantenere un evidente superiore possesso di palla, eppure al fischio di Candussio sono stati proprio loro quelli ad esultare. Con il minimo sforzo gli uomini di Lerda hanno centrato un’altra vittoria, la sesta in 14 partite, la seconda in 3 gare. Con il risultato di questa sera i granata ottengono per la seconda volta in stagione il terzo risultato utile consecutivo, mettendo a referto 7 punti in 270 minuti di gioco. Mica male per una squadra il cui mister sembrava sull’orlo dell’esonero.
Ma non sono state tutte rose e fiori. Il Torino non ha dato lezioni di calcio agli avversari. I granata hanno sofferto in questi ultimi tre match, però non hanno perso. Ed è quello che contava. Per la seconda volta consecutiva e per la terza volta in stagione la porta granata è rimasta inviolata. Certo, grande (de)merito va al Grosseto e all’AlbinoLeffe per la pochezza offensiva o per la scarsa vena realizzativa, ma poco importa. Il Toro non ha preso gol. In futuro non si potrà contare sempre sull’incapacità degli avversari, ma per il momento bisogna accontentarsi. Ecchissenefrega se la prestazione non è stata sfavillante. I campionati non si vincono a suon di gol o grazie a partite spettacolari. La promozione si conquista attraverso partite sofferte o magari noiose e povere di emozioni, proprio come questa. In Serie A ci si arriva anche grazie ad un Bianchi che riceve un unico cross decente in tutta la partita e trova il gol.
L’Inter non ha vinto il campionato dominando ogni gara e neppure in Champions ha messo in mostra un grande calcio. Anzi, in Europa gli uomini di Mourinho hanno sfoggiato il miglior catenaccio all’italiana, eppure alla fine hanno vinto. Il Torino di Lerda non può essere paragonato agli strepitosi nerazzurri della passata stagione, però il fatto che Zanetti e compagni abbiano centrato il triplete sudando e comportandosi da provinciale deve far riflettere. Il mister granata ha avuto l’umiltà di riconoscere che in alcune gare è meglio non prendere gol piuttosto che farne uno in più ed immediatamente sono arrivati tre risultati utili consecutivi. Non illudiamoci che da oggi in avanti sia tutto in discesa. Sarà difficile esattamente come prima. Ma Bianchi e compagni hanno imboccato la strada giusta. Ora sta a loro non perderla più.
(Foto: M. Dreosti)
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